Il coming out in famiglia diventa uno short video: Equality Matters è stato girato a Palermo. Un giovane che indaga su se stesso sotto gli occhi benevoli del nonno che lo sostiene nel suo percorso, ovunque esso conduca: Equality Matters è il video girato a Palermo che ha tra i protagonisti Gino Campanella, tra i fondatori di Arcigay nel 1980, Manfredi Messina, giovane promessa della musica che ha anche firmato il brano che fa da colonna sonora (il titolo è Fotografie) e la drag queen La Petite Noire.
Il video sul coming out
Il video affronta con delicatezza il tema dell’identità di genere e della libertà di espressione. Infatti Equality Matters nasce come una dichiarazione di intenti: l’azienda che lo ha prodotto vuole essere di sostegno alla comunità e contribuire alla causa con un più ampio progetto di sensibilizzazione che prevede iniziative dedicate alle fasce più fragili tra cui donne, migranti e ovviamente la comunità Lgbtq+.
Il breve video racconta il riconoscimento di sé e la rivendicazione della propria libertà ed è sostenuto da “la Profumeria del Corso” che intende sostenere l’autodeterminazione di tutti e tutte e le lotte della comunità Lgbtq+ in un momento nel quale in alcuni Paesi europei le spaccature sociali e politiche minacciano la libertà di espressione (l’articolo continua dopo il video).
Un progetto più ampio
Date le restrizioni a causa della pandemia da covid19 a Palermo non si è potuto svolgere alcun corteo del Pride, un momento che sostiene e include centinaia di persone che quest’anno non hanno potuto celebrare né schierarsi. Per questa ragione Profumeria del Corso ha scelto di scendere in campo e di promuovere la libertà, la gentilezza e l’uguaglianza, i “trucchi del mestiere” da portare sempre con sé.
«Quanto sarebbe bello se ognuno potesse sentirsi libero e al sicuro ogni giorno e in ogni luogo?» commenta Luciano Badolato, fondatore dell’azienda. «In questo momento è importante prendere una posizione chiara – continua – e lo abbiamo fatto pensando a un video che possa girare tra i giovani ma soprattutto tra le generazioni più adulte”.