Comunque la si pensi sulla gpa, ascoltare le storie di chi l’ha praticata può essere utile a dissipare dubbi. Tamara Ritzman è una delle ragazze statunitensi che hanno scelto di diventare “surrogate”, come si dice. Ovvero di accedere alla gestazione per altri e partorire figli per coppie o single che non potevano averne diversamente.
Vive in Pennsylvania, ha 26 anni, un lavoro stabile e ha partorito due gemelli, Miranda e Manfredi, figli di Emanuele e Luca una coppia gay italiana.
La coppia ha un profilo Instagram in cui racconta la storia della loro famiglia e parlano di omogenitorialità.
Qualche giorno fa, hanno chiesto a Tamara di raccontare la sua esperienza con la gpa. “Volevamo che fosse la voce di una gestante a far capire che cosa c’è dietro la gpa – spiegano -. Speriamo che il suo racconto aiuti a fare un piccolo passo”.
Tamara ha accettato volentieri e il suo video sfata alcune perplessità su questa pratica sulla quale si sono consumati feroci scontri, nel dibattito pubblico italiano.
La ragazza, che aveva già un figlio suo, racconta di avere deciso di partorire figli per altre persone già da adolescente e di avere coltivato questo desiderio per tantissimi anni. “E’ davvero difficile diventare una surrogata – racconta -: lo devi volere davvero e non tutte possono farlo”. Ci sono voluti otto mesi di percorso personale, test, incontri con psicologi ed sami medici da affrontare, prima che Tamara potesse iniziare la sua gestazione per altri. Poi l’incontro con Luca ed Emanuele e la decisione di sceglierli. “C’era qualcosa nel loro sorriso, nella loro energia e personalità – dice Tamara – che mi faceva capire che sarebbero stati padri fantastici“.
Per tutta la sua esperienza, Tamara Ritzman è stata supportata dalla sua famiglia che ora considera Luca, Emanuele, Miranda e Manfredi la loro “famiglia allargata italiana”. Dopo la gpa, Tamara ha avuto un’alta figlia sua. “Non vedo l’ora, un giorno, di raccontarle il mio percorso – dice -. Sono orgogliosa di essere stata parte del loro viaggio e di avere messo al mondo i loro figli”
Ecco il video, pubblicato originariamente su Non conventional twins, il profilo Instagram di Luca ed Emanuele: