Ha incontrato le associazioni Lgbt+ della capitale, Roberto Gualtieri. Il candidato a sindaco di Roma per il Pd ha parlato con le rappresentanze arcobaleno cittadine insieme alla senatrice Monica Cirinnà, responsabile diritti del partito. Il movimento arcobaleno romano ha espresso le proprie preoccupazioni per quelli che sono i problemi da affrontare, nella prossima sindacata. Soprattutto, la necessità di riavviare un dialogo tra comunità e palazzo che è totalmente mancato durante il mandato di Virginia Raggi.
Gualtieri: “Un incontro bellissimo”
«È stato un incontro bellissimo, molto ampio e rappresentativo» ha dichiarato Gualtieri, così come riportano le agenzie. «Mi ha colpito molto l’assenza di qualunque rapporto istituzionale con Roma Capitale negli ultimi anni: in un mondo normale non dovrebbe accadere. Noi istituiremo un ufficio delegato, sia per strutturare in maniera stabile le relazioni con la comunità Lgbt+ sia per attuare e implementare tutte le azioni da mettere in campo, anche quelle che nasceranno da questo confronto permanente. Intendiamo costruire insieme un’agenda di lavoro e un calendario delle priorità da realizzare, all’insegna del noi».
La road map del candidato del centro-sinistra
Gualtieri segna la “road map” che il suo mandato dovrà seguire, per venire incontro alle esigenze delle persone Lgbt+ della Capitale. «È necessario» dichiara «fare subito un lavoro specifico di formazione con le strutture, in ambito anagrafico e con tutto il personale amministrativo, la polizia di Roma Capitale e il personale Atac, attraverso il dialogo e la collaborazione con la comunità e il movimento Lgbt+». E non solo: è in agenda, in caso di vittoria, il recupero degli spazi pubblici, da quelli destinati ai centri antiviolenza agli spazi antidiscriminazione. E ancora, servizi psicologici per quelle persone che ne hanno bisogno e la prospettiva di «una candidatura di Roma ospitare il World Pride 2027».
“La capitale deve essere aperta e inclusiva”
Per il candidato del centro-sinistra, «la Capitale deve essere una città aperta e inclusiva, il mondo LGBT+ a Roma è vivace e presente. Vogliamo che sia sempre più riconosciuto e visibile e soprattutto che questi temi siano assunti complessivamente dalla città e dall’amministrazione». Un programma ambizioso, insomma. Bisogna vedere se sarà possibile portarlo in porto. Le elezioni amministrative sono dietro l’angolo e la competizione è alle battute finali. In una città in cui la partita è ancora tutta da giocare.