Caro Babbo Natale, per il 2022 fa’ sparire i no vax e gli omofobi

Caro Babbo Natale, quest’anno ti hanno trattato un po’ come qualche politico di destra considera le famiglie arcobaleno. Ti hanno detto, infatti, che non esisti. E pazienza se hanno infranto i sogni di milioni di bambini e bambine al cospetto della triste e dura realtà. Che poi, capisco pure che a un certo punto dovranno realizzarlo che a volte la vita è una merda. Ma forse sarebbe il caso di andarci a piccoli passi e invece no. Hanno detto che non ci sei. E pensa: fosse venuto dall’UE, tale monito, già li sentiremmo. Sovranisti e criptofascisti a ululare contro il fatto che ci stanno rubando anche il Natale. Ma lo ha detto un vescovo, e allora se lo sono fatto piacere. E invece no. Non è affatto bello. Perché altrimenti, poi a chi la scrivo la mia consueta letterina di fine anno?

La lista delle cose per il 2022

Per mia natura, caro Babbo Natale, propendo sempre a favore delle minoranze. E siccome tu lo sei, anche se la Coca Cola ti ha abbigliato come una lattina – lo sapete, no, che la mise bianca e rossa è in omaggio della celebre bibita e che prima Santa Claus era vestito di verde? – a questo giro mi tocca essere solidale con te e la tua non esistenza. E, quindi, di puntare il dito contro l’arroganza di chi crede che una festa come questa, che vanta migliaia di anni di storia ben prima di Gesù nella grotta, con asino e bue a scaldarlo (chissà l’alitosi, santiddio), sia un’invenzione tutta cristiana. Che lassù, nel privé degli dei, chissà le grasse risate. Ma tant’è! E allora, fatta pubblica ammissione di solidarietà, posso lasciarti la lista delle cose che vorrei mi portassi per l’anno a venire.

Meno omofobi in parlamento

L’esultanza della Lega, dopo l’affossamento del ddl Zan – Foto di Roberto Monaldo / LaPresse 27-10-2021

No, non è stato bello vedere certa gente applaudire per la bocciatura del ddl Zan. Se poi pensi che quella gente dovrebbe rappresentare la società tutta, capirai che non solo è un insulto alla comunità arcobaleno, ma milioni di persone che con la mia comunità ci vivono quotidianamente. E che, in cuor loro, ci hanno creduto che si sarebbe fatta, sta legge benedetta. Per cui, ecco, se potessi impedire un bis da qui a per sempre, ad esempio? Come? Basterà non farli rieleggere. E già questo sarebbe un bellissimo regalo. Ah, se riuscissi anche a risparmiarci le parole di chi si definisce di sinistra e/o femminista e poi condivide quegli applausi, fuori dal Parlamento, sarebbe cosa altrettanto apprezzata.

Caro Babbo Natale, fa’ sparire i no vax…

Certo, mi dirai che le urgenze sono altre. Che c’è il covid e che questo è il secondo Natale che stiamo lì a ponderare distanze e a sentirci un po’ potenziali serial killer di nonni, zie, genitori di una certa età e parenti di ogni ordine e grado. E quindi, ok, io te lo chiedo. Falla finire, sto cazzo di pandemia. Come dici? Non sei attrezzato a far miracoli? Però forse puoi aiutarci su un altro fronte: ad esempio, far sparire i no vax. No, che hai capito… nel senso di convincerli a vaccinarsi, mica di polverizzarli come Thanos con uno schiocco di dita. Capiscimi: già è pesante vivere sotto restrizioni. Se poi dobbiamo sorbirci anche teorie del complotto sul 5G e il grafene nel vaccino, non se ne esce più. Questo, almeno, credo tu possa farlo.

Una grammatica italiana per Giorgia Meloni

Giorgia Meloni ad Atreju

Poi, ecco, ti chiedo alcuni doni per altre persone, che ne hanno un disperato bisogno. Ad esempio, Caro Babbo Natale potresti donare un po’ d’orgoglio a Platinette. Sì, orgoglio arcobaleno. Che deve essere brutto vivere con tutta quell’omofobia interiorizzata. Come faccio a saperlo? Be’, se dici le stesse cose che dice la destra contro le persone Lgbt+, non è che vedo poi chissà quale grande autostima… O almeno, questa è la mia impressione. E a proposito della destra: regala un dizionario della lingua italiana e una grammatica a Giorgia Meloni. La quale ha evidenti problemi col significato delle parole – ad esempio: “patriota” – e con il femminile dei nomi di professione. Non sa digerire, ad esempio, “direttrice d’orchestra”. E pare che pensi sia meglio usare il maschile anche quando a dirigere è una donna. Però poi il “gender” e la confusione tra maschi e femmine la vogliamo portare noi.

L’essenziale è invisibile agli occhi, ma la vista mare…

Poi ok, ci sarebbero due o tre cose solo per me. Certo, poi qualcuno potrebbe accusarmi di interesse privato in atti d’ufficio o di uso personalistico del mezzo pubblico. E siccome grande è la vastità della bene amata ceppa con cui randello chi fa critiche siffatte, vado con una lista veloce: fammi dimagrire (non perché essere sovrappeso sia una cosa di cui vergognarsi, ma ho comprato due camicie in cui voglio rientrare, per l’estate prossima e dubito di trovarne di misura più grande), dammi gloria e fama e soprattutto denaro. Che sì, concordo: l’essenziale è invisibile agli occhi e i soldi non fanno la felicità. Ma devo comprar casa e non me la venderanno certo a suon di citazioni del Piccolo Principe. E credimi, pure la vista mare ha il suo grosso perché. Insomma, stupiscimi. Come dicevo in apertura, io credo in te.

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