Si è spenta all’età di 98 anni Lucy Salani, donna transessuale nota per essere stata l’unica persona transgender ad aver vissuto l’orrore dei campi di sterminio nazista e per esserne sopravvissuta. A dare la notizia, il portavoce dei Sentinelli Luca Paladini, recentemente eletto in Lombardia come consigliere regionale.
La deportazione di Lucy Salani a Dachau
Come riporta Open, Lucy era antifascista e «dopo aver disertato sia l’esercito fascista italiano che quello nazista, venne deportata a Dachau nel 1944». Esperienza che l’ha segnata profondamente e il suo ricordo è rimasto indelebile. «Sono già tornata tre volte a Dachau dopo la liberazione» ha dichiarato in un’intervista «e tutte le volte provo una sensazione che non riesco a descrivere. Ho un blocco e mi continuano a scendere le lacrime».
L’orrore dei lager
Lucy Salani continua, nel suo ricordo: «È impossibile dimenticare e perdonare. Ancora alcune notti mi sogno le cose più orrende che ho visto e mi sembra di essere ancora lì dentro e per questo voglio che la gente sappia cosa succedeva nei campi di concentramento perché non accada più». La reduce dai campi di sterminio ricorda «l’interminabile fila di cadaveri ammassati sopra dei carretti pronti per essere cremati. Con i miei occhi ho visto persone vive essere buttate nei forni. Io avevo il compito di mettere delle targhette con i numeri sui cadaveri».
Il ricordo di Porpora Marcasciano
E grande è il cordoglio, sia nella comunità transgender, sia in quella arcobaleno più in generale. «Notizia triste e dolorosa, Lucy Salani ci ha lasciate» scrive su Facebook Porpora Marcasciano, consigliera comunale a Bologna, la città dove Lucy viveva. «Simbolo incarnato dell’oppressione e della liberazione. Parte importante di una storia del paese, dei tempi, della comunità. Se ora ci sentiamo più sole/i è perche la sua forza ci incoraggiava e ora, lo dobbiamo a lei, la sua storia ci rafforzerà. Grazie grande Lucy, buon viaggio».