Secondo il 63% delle italiane e degli italiani, la comunità LGBTQIA+ è discriminata. Sono i risultati di un sondaggio realizzato da Quorum/Youtrend per SkyTg24.
Comunità LGBTQIA+ discriminata per la maggioranza degli italiani
Il dato cambia, pur rimanendo maggioritario, a seconda degli elettorati. La discriminazione esiste per il 58% di chi ha votato Fratelli d’Italia e per il 62% dell’elettorato del centrodestra in generale. Sale se si guarda all’altra parte: il 94% di chi ha votato PD e il 72% degli elettori del M5S.
In totale, il 57% delle persone intervistate pensa che lo Stato debba approvare una legge che tuteli i diritti LGBTQIA+ e solo il 29% è contrario. Tra questi, il 62% degli elettori del centrodestra, ma solo il 42% di chi ha votato il partito della premier Meloni.
Gestazione per altri: maggioranza relativa contraria al reato universale
Percentuali meno nette sulla possibilità di rendere la gestazione per altri un reato universale. E’ la proposta del ddl Varchi, che è appena approdato alla Camera per la discussione. E’ contrario al reato universale il 47% delle persone intervistate e favorevole il 41%. Prevedibilmente, tra i fautori del ddl Varchi, spicca la posizione degli elettori di Fdi (favorevoli il 55%) in netta contrapposizione con chi appoggia il centrosinistra (sono contrari il 77% degli elettori del Pd e il 56% degli elettori del M5S).
Famiglie arcobaleno: lasciare gli atti di nascita come sono
Tema caldo di queste settimane anche le impugnazioni da parte delle procure (prima Milano e poi Padova) degli atti di nascita con due mamme. Il primo effetto, nei casi in cui il Tribunale decidesse di cancellare la mamma intenzionale, è l’eliminazione del secondo cognome.
Su questo, la maggioranza è contraria. Secondo il sondaggio, non è una buona cosa per il 51% delle persone, mentre è d’accordo solo il 28%. Alto il numero di chi non sa rispondere: 21%.
Spaccato a metà, su questo, l’elettorato di Fdi (41% favorevole, 41% contrario), mentre è nettamente contrario chi ha votato Pd (82%) e M5S (62%).
La battaglia intrapresa dal governo, dunque, contro le famiglie arcobaleno e contro la comunità LGBTQIA+ in generale, non sembra pagare in termini di consensi. Neanche l’elettorato dell’attuale maggioranza di destra la condivide in pieno. O, almeno, non con il favore che ci si potrebbe aspettare.