La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E’ questo il claim della campagna “Ritratti di famiglia” lanciata oggi da una rete di associazioni.
Mentre chi governa vorrebbe imporre un solo modello di famiglia, la realtà ritratta dai dati dell’Istat restituisce una fotografia del tutto diversa.
Com’è cambiata la famiglia italiana
Secondo l’Istituto di statistica, solo il 50 per cento delle famiglie italiane è formata da una coppia di genitori con figli e figlie. Una percentuale scesa di ben 20 punti percentuali negli ultimi 20 anni. Su un totale di 26 milioni e 200mila nuclei familiari, dunque, com’è composto il restate 50 per cento?
Il 32.4 per cento, quasi un terzo, sono coppie senza figli e aumentano i nuclei con un solo genitore (il 17,3 per cento). Crescono anche le famiglie unipersonali, mentre diminuiscono quelle numerose.
Nessuna “propaganda”, quindi, ma dati di una realtà che deve essere raccontata e rappresentata. E, soprattutto, una realtà a cui vanno riconosciuti pari diritti.
Famiglie diverse, uguali diritti
“Vogliamo sottolineare l’importanza del riconoscimento dei diritti civili e sociali per tutte le persone – si legge in una nota delle associazioni promotrici -. Abbiamo scelto di mostrare questa pluralità, che contiene anche il modello più diffuso, che una visione integralista e reazionaria vorrebbe imporre come unico denominandolo “tradizionale”. Ma in realtà ciò che accomuna tutte le possibili forme familiari e di vita è l’elemento della scelta che ogni persona compie per sé stessa”.
Call to action: scarica e diffondi i ritratti di famiglia
Una campagna che vedremo sui muri di Roma e online con le foto di Ilaria Magliocchetti Lombi. Ma una campagna che è anche una chiamata all’azione, una call to action, rivolta a tutte e tutti. Sul sito www.ritrattidifamiglia.info, infatti, è possibile scaricare le grafiche da condividere sui propri profili social con l’hashtag #ritrattidifamiglia.
Gaypost.it aderisce alla campagna e invita tutt3 a farlo.
Associazioni promotrici
Le associazioni promotrici sono: Aidos, Certi Diritti, Cgil, Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, Civiltà Laica, Famiglie Arcobaleno, Laiga, Period Think Tank, Più di 194 voci, Pro-choice rete italiana contraccezione e aborto, Rete Lenford, Rete Umbra 2020, Se non ora quando Torino, Unione degli atei e degli agnostici razionalisti – Uaar.