La sindaca di Roma, Virginia Raggi, celebrerà la prima unione civile della Capitale il 17 settembre prossimo. La notizia, come riporta l’agenzia di stampa AskaNews, è emersa durante la seduta di oggi della commissione capitolina Bilancio. Saranno due uomini i primi ad unirsi civilmente in Campidoglio con una cerimonia officiata direttamente dalla prima cittadina, che sta attraversando un periodo particolarmente difficile della sua sindacatura.
Nelle scorse settimane, prima che scoppiasse il caso della giunta capitolina con le dimissioni della capo di gabinetto e di alcuni assessori, aveva molto fatto discutere il profilo basso che la sindaca aveva finora tenuto sui temi lgbt e sulle unioni civili in particolare.
Mentre altre città, come Milano, Torino e Bologna avevano già iniziato le celebrazioni con i sindaci in prima linea a dare molto risalto all’evento, da Roma si registravano ritardi per l’avvio delle procedure al punto che alcune associazioni lgbt cittadine avevano inviato una lettera alla sindaca, lettera che però non ha mai ricevuto risposta.
Oggi le agenzie battono la notizia della prima unione civile romana, celebrata personalmente dalla sindaca Raggi in Campidoglio, sede anche dei matrimoni civili.
Ma è un obbligo istituzionale, non è che poteva farne a meno, a differenza di Marino che si è messo contro tutti istituendo il registro e poi registrando i matrimoni fatti all’estero.