“Ricordo a tutti che il militare che dovesse fare “outing” (coming out, ndr) o intendesse unirsi civilmente con altra persona dello stesso sesso, ovvero conviverci, non può e non deve avere valutazioni e trattamenti diversi dall’ ordinario“. Così il generale Claudio Gabellini, secondo quanto riporta Repubblica.it, ha scritto nella circolare inviata Comando delle forze da combattimento dell’Aeronautica per mettere fine alle discriminazioni contro le persone omosessuali all’interno delle forze armate, almeno quelle di sua competenza.
La circolare arriva proprio quando si apprende che due appartenenti all’Aeronautica, di cui il corpo non ha diffuso l’identità, si sono uniti civilmente in base alla legge 76/2016.
“Sarà considerato illegittimo ogni commento o comportamento teso a denigrare e offendere la reputazione di detto personale – continua la circolare -. Tutti i militari, a nulla rilevando le proprie scelte e orientamenti, dovranno essere valutati disciplinarmente soltanto laddove il contegno e la condotta non fossero in linea con i dettami dello specifico status”.
Un problema, quello dell’omofobia nelle forze armate e nelle forze dell’ordine, che l’associazione Polis Aperta, che raggruppa proprio le persone lgbt in divisa, denuncia da tempo. Secondo l’associazione, sono 19 mila i gay, le lesbiche, i/le bisessuali e le persone trans in divisa in Italia e contro di loro si consumano decine di atti omofobici ogni anno. “Il bollettino del generale Gabellini ha un’importanza enorme va esteso a tutte forze armate – ha dichiarato a Repubblica Gabriele Guglielmo, vicepresidente di Polis Aperta – decine di militari vorrebbero unirsi civilmente ma temono ritorsioni”.