“Il silenzio attorno a questa ricorrenza non è nulla rispetto ai veli che ogni giorno vengono stesi sulle storie delle persone intersex italiane”. Così Alessandro Comeni, presidente onorario di Certi Diritti, co-fondatore di OII Europe e del collettivo Intersexioni, ricorda che oggi si celebra la giornata della consapevolezza intersex.
“Le persone Intersex sono nate con caratteristiche sessuali (inclusi i genitali, le gonadi e i cromosomi) che non rientrano nella tipica nozione binaria di corpi maschile e femminile – spiega Comeni -. Intersex è un termine inclusivo usato per descrivere un ampio spettro di variazioni naturali del corpo.
Si stima che almeno lo 0,5% e fino all’1,7% della popolazione nasca con tratti intersex, una stima simile al numero di persone con i capelli rossi”.
È un invito alla mobilitazione, quello di Alessandro Comeni, per portare alla luce i tanti aspetti ancora sconosciuti della questione intersex, sottolineando l’urgenza di fermare al più presto la pratica delle mutilazioni genitali infantili “cosmetiche”, che nonostante i richiami dell’ONU vengono ancora oggi praticate anche in Italia.
“Oggi attraverso Alessandro daremo voce alle persone intersex in un video – aggiunge Yuri Guaiana, segretario di Certi Diritti -. Dal 2009 ci impegnamo affinché l’Italia prenda una posizione sulla scia delle raccomandazioni pervenute negli anni dall’Onu, dal Parlamento Europeo e dal Consiglio d’Europa. Chiediamo di
abbandonare la smania di voler ‘riparare’ i bambini intersex attraverso interventi chirurgici cosmetici che non sono altro che mutilazioni genitali”.
“È necessario – conclude Guaiana – portare alla luce al più presto ciò che avviene negli ospedali italiani con un monitoraggio condotto da osservatori indipendenti. A tal proposito siamo ancora in attesa di una risposta da parte del minisero della Salute all’interrogazione depositata dal senatore Sergio Lo Giudice, che ha accolto nel suo documento le richieste di chiarimento avanzate da Certi Diritti e da Intersexioni”.