“Non aspettiamo la giustizia, c’è bisogno di politica”. Così l’eurodeputato Daniele Viotti (Pd) ha parlato ieri al Parlamento di Strasburgo per chiedere che finalmente che l’Europa riconosca gli atti di stato civile permettendo così alle famiglie lgbt di muoversi liberamente sul territorio dell’UE senza dover rinunciare ai propri diritti. Le diverse leggi dei diversi paesi dell’Unione, infatti, prevedono vari livelli di riconoscimento delle coppie sposate o unite civilmente con o senza figli e succede troppo spesso che, muovendosi da un paese all’altro, queste coppie non vedano riconosciuti i diritti acquisiti nel proprio paese con tutti i problemi che ne derivano. Un riconoscimento che rientra nel principio della libera circolazione dei cittadini tra gli stati che fanno parte dell’UE, ma che ancora non trova piena applicazione, almeno per quanto riguarda le persone lgbt.
“Quest’Europa dimostra di non amare più i suoi cittadini europei” avvisa Viotti. Un’Europa che i cittadini del Vecchio Continente avvertono sempre più distante dalle loro vite quotidiane e attiva solo quando si parla di austerity e ristrettezze.
Il breve intervento di Viotti, pronunciato durante l’ultima plenaria del 2016 del Parlamento che si chiude oggi, si riferisce ad una un’interrogazione orale già proposta dalla Commissione Juri, ma alla quale non è ancora giunta risposta.
Ecco il video dell’intervento.