Ogni anno, a dicembre, una coppia di ragazzi gay vede la propria casella postale invasa di letterine destinate a Babbo Natale. “Santa Claus, 22esima Strada, n.17, New York, 10011, Usa”: sono tantissimi i bambini che scrivono delle loro vite, gioie e speranze a quell’indirizzo.
In realtà -è cosa nota-, Babbo Natale abita al Polo Nord. A New York ci abitano, invece, Jim Glaub e Dylan Parker, una giovane coppia gay che ha deciso di non tradire le speranze di tutti quei bambini e ha incominciato a rispondere a quei messaggi.
E pensare che Jim e Dylan erano stati avvertiti: “Ogni tanto arriva qualche lettera per Babbo Natale: non ci fate caso”. Per i primi anni hanno seguito il consiglio ignorando quelle strane buste, ma dal 2010 tutto è cambiato. Invece della solita manciata, quell’anno le lettere furono 450, tutte provenienti dai quartieri poveri della metropoli. Non è chiaro cosa sia successo per scatenare questa esplosione, l’unica certezza è che la coppia non se l’è più sentita di far finta di nulla e ha chiesto aiuto creando il gruppo Facebook “Miracle on 22nd Street”.
Dagli Stati Uniti ad Abu Dhabi, da Tokyo a Londra: sono oltre centocinquanta gli elfi in tutto il mondo che si sono fatti avanti per assicurarsi che ogni bambino riceva il suo dono. Da quando la loro storia è divenuta virale grazie ad un cortometraggio, le lettere per Babbo Natale non accennano a calare e continuano ad arrivare in abbondanza a New York. Nel frattempo, Jim e Dylan si sono trasferiti ma, grazie alla complicità del nuovo inquilino, la coppia porta avanti il progetto da Londra. Il miracolo della 22ª strada continua.