Con un decreto depositato il 28 Dicembre, ma divenuto pubblico solo pochi giorni fa, la Corte d’Appello di Milano ha ordinato all’Ufficiale di Stato civile del capoluogo lombardo di trascrivere i certificati di nascita di due gemelli nati in California grazie alla gestazione per altri e figli di una coppia gay.
Il problema, quando la coppia aveva chiesto la trascrizione, era sorto perché i bimbi risultano gemelli, ma figli biologicamente ognuno di uno dei due papà.
Il primo no per questioni di “ordine pubblico”
L’Ufficiale di Stato civile aveva rifiutato la trascrizione perché nei certificati risultano i cognomi di entrambi i padri (come permette la legge statunitense) e perché nati tramite gpa, tecnica vietata in Italia. Queste circostanze, secondo l’Ufficiale, rendevano la richiesta dei genitori “contraria all’ordine pubblico” per violazione dell’art. 12 comma 6 della legge 40 del 2004.
Questa interpretazione era stata confermata in primo grado dal Tribunale di Milano ed oggi, invece, viene smentita dall’importante decisione della Corte d’Appello.
La sentenza della Cassazione
Anche questo decreto si inserisce nel solco scavato dalla Sentenza di Cassazione n. 19599/2016 che, come dicevamo qualche settimana fa, rappresenterà di certo un pilastro nell’affermazione dei diritti delle famiglie omogenitoriali e le cui motivazioni faranno a lungo molta giurisprudenza (come già stiamo verificando).
Due in particolari i temi ripresi. Il primo è il concetto cardine per quanto riguarda le decisioni che riguardano i minori, ovvero che l’interesse dei minori debba essere prevalente anche rispetto alle modalità con cui è avvenuto il concepimento.
Il secondo riguarda invece il concetto di ordine pubblico che va valutato non tanto in base ai principi di ordine pubblico interno, ma piuttosto tenuto conto dell’ordine pubblico internazionale rapportato anche alla protezione del superiore interesse del minore.
L’importanza di questa sentenza
È evidente che non siamo in presenza della trascrizione di un atto di nascita con due padri (come era stato nel caso di due madri di cui abbia parlato nella precedente guida). Si tratta soltanto della trascrizione di due atti di nascita in cui in ognuno è indicato il padre biologico del relativo gemello. La sentenza riveste comunque una grande importanza per i motivi di cui sopra, e per l’indicare comunque come “gemelli” i due bambini (che peraltro di fatto lo sono, anche se non verranno poi riconosciuti come tali dalla legge italiana). Siamo davanti ad un altro importante tassello per l’affermazione dei diritti delle famiglie omogenitoriali in Italia.