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I (secondi) 5 libri da portare in spiaggia per Ferragosto

Abbiamo ricevuto diverse richieste, dopo i primi cinque libri da portare sotto l’ombrellone, affinché vi consigliassimo altri titoli a tematica Lgbt da portare con voi in spiaggia. Ci piace che i nostri lettori e le nostre lettrici siano veri e propri divoratori di opere letterarie. E allora, ecco altre cinque proposte per voi. E se prima avevamo privilegiato autrici e autori italiani, adesso andiamo a vedere cosa è stato pubblicato in giro per il mondo.

Tra amicizia e vendetta: Invisible monsters

Se non conoscete ancora Chuck Palahniuk – gravissimo, mi permetto di aggiungere – vi consiglio di cominciare con questo libro, Invisible MonstersÈ la storia di Sharon, una donna bellissima che viene raggiunta in pieno volto da un colpo di pistola mentre è alla guida della sua automobile. Orrendamente sfigurata, ma viva, viene ricoverata in un centro per la riabilitazione dove conosce Brandy Alexander, il cui nome è già tutto un programma.

Donna trans, che nasconde un incredibile segreto (che ovviamente non vi svelo), decide di vendicarsi della sua nuova amica e partono insieme. In un viaggio dentro se stesse, in primo luogo, attraverso i ricordi dell’infanzia e l’introspezione della propria identità. Per punire Evie, la perfida amica di Sharon che sembra essere la mandante del tentato omicidio…

Tra autodeterminazione e questioni sociali: Middlesex

Scritto da Jeffrey Eugenides e premiato col Pulitzer nel 2003, Middlesex è la storia di un’autodeterminazione. Discendente di una famiglia nata da legami incestuosi, Cal è un ermafrodito che, cresciuto come ragazza, scopre col tempo la sua vera identità. I suoi genitori vorrebbero, anche su consiglio dei medici, operare la loro figlia – al momento Callie – per assegnarle definitivamente l’identità di genere con cui è stata cresciuta fino a quel momento.

Ma il ragazzo, che si percepisce come un maschio, non ci sta e fugge via dalla famiglia d’origine, raggiungendo San Francisco dove si esibisce in un circo. Con alcuni misteriosi risvolti, nei rapporti tra i familiari del personaggio principale. Un libro che parla non solo di sessualità, ma di altri fatti sociali di stringente attualità, come la società di fronte alla guerra e il dramma dell’immigrazione.

Quando la fantascienza è no gender: La mano sinistra delle tenebre

Se vi piacciono i classici, una proposta per voi è La mano sinistra delle tenebre di Ursula K. Le Guin. Inviato sul pianeta Gethen per convincere gli abitanti a unirsi ad una sorta di federazione interplanetaria, Genly Ai scopre alcune caratteristiche molto singolari del mondo che si trova ad esplorare. Non solo è una terra desolata e perennemente ghiacciata – viene chiamata “Inverno”, infatti, dai viaggiatori dello spazio – ma i suoi abitanti sono di genere indifferenziato.

Solo una volta ogni quattro settimane, possono assumere un’identità sessualizzata per riprodursi. Mentre è alla scoperta di questa realtà, e mentre il protagonista fa amicizia con un abitante del pianeta, viene anche coinvolto in trame di potere più grandi di lui. Un romanzo, insomma, per chi ama la fantascienza. E un libro che tratta il tema della comprensione tra diversi.

Confessioni di una cantante trans: Tranny

Se vi piace leggere in lingua originale, un altro titolo è Tranny – Confessions of Punk Rock’s Most Infamous Anarchist Sellout, di Laura Jane Grace. Per due buone ragioni, essenzialmente. La prima: è un’autobiografia. L’autrice è una cantante che ha cambiato sesso e ci racconta i momenti della sua transizione. E poi il titolo. “Tranny” è un insulto, come ammette la stessa autrice. Corrisponde al nostro “travone”.

In un articolo, ripreso in Italia da Bossy, ha spiegato le ragioni della sua scelta: «Certo, il titolo suona un po’ offensivo, ma non l’ho scelto con l’intento di suscitare scalpore […] è uno sguardo indietro nella mia vita estremamente aspro. Tratta temi dall’odio all’aggressione da parte delle altre persone nei miei confronti, ma soprattutto da parte mia. Mi hanno insultato con nomi orribili durante la mia carriera, e la reazione ad alcuni di questi episodi mi ha portato in carcere, come è noto. Ma ho imparato ad adeguarmi affrontandoli e usandoli come corazza». Resilienza, in una parola soltanto.

L’amore a prescindere dall’identità: Scritto sul corpo

Infine, l’ultima proposta che vi consigliamo è Scritto sul corpo, di Jeanette Winterson. Il libro, di narrativa, si propone come una serie di considerazioni sui sentimenti amorosi. La storia che si propone al lettore e alla lettrice è quello di un protagonista dal genere non definito – non si capisce, infatti se è un maschio o una femmina – che ha relazioni con entrambi i sessi e che, quindi, allaccia una storia con una donna.

Una scelta, quella dell’autrice del libro, molto intelligente e coraggiosa. Per la prima volta, possiamo azzardare, la narrazione dell’amore passa attraverso il suo oggetto, senza mai conoscere chi è il soggetto che vive e agisce il sentimento. Escamotage, questo, che ci aiuta a capire che la propria storia emotiva non è solo corpo fisico, ma anche dimensione mentale, universo psichico. E, in quanto tale, diritto di chiunque. A prescindere dall’identità, soprattutto se essa diviene costrutto culturale e, quindi, destino biologico.

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