L’anno si avvia al termine, ed è il momento migliore per fare dei bilanci sui diritti civili acquisiti in questo 2018, e sulla (tanta) strada che c’è ancora da fare. Con la consapevolezza che quanto fatto era ed è sicuramente opportuno, ma che i successi – dai più piccoli ai più importanti – non devono farci abbassare la guardia e, semmai, far da sprone per ottenere sempre di più e sempre meglio. Vediamo insieme il quadro attuale, nell’Italia che si affaccia al 2019.
Il 2018 è sicuramente iniziato (in positivo) con la cosiddetta “legge sul Biotestamento”, ovvero la legge n. 219 del 22 Dicembre 2017 approvata dal precedente Governo, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16.01.2018 ed entrata ufficialmente in vigore il 31.01.2018. La legge finalmente norma in modo puntuale le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT) ma anche il consenso informato e le decisioni sul fine vita (compreso divieto di accanimento terapeutico, terapie del dolore, cure palliative etc…).
Proprio i riconoscimenti della doppia genitorialità omosessuale sono stati quest’anno uno dei temi dominanti, sia socialmente che giuridicamente: mentre infatti il neoministro dell’interno Salvini continuava a fare proclami contro le famiglie omosessuali (ma anche contro migranti e altre minoranze, rischiando perfino un procedimento davanti al tribunale dei ministri) per fortuna nel frattempo i Sindaci (iniziando da Torino e poi a ruota tantissimi altri) e i Tribunali (in primis Pistoia e Bologna, ma anche Roma per quanto riguarda la trascrizione per due papà e poi anche Milano) hanno inaugurato quella che è stata definita una vera e propria “primavera dei diritti”.
Buona fine 2018 e buon inizio anno nuovo a tutte e tutti voi!
Le avvocate e gli avvocati di Gay Lex
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