Con il 61,6 % a favore gli australiani hanno detto “sì” al matrimonio egualitario. I risultati della consultazione via posta sono stati resi pubblici qualche ora fa e sono statti accolti da folle festanti radunate nelle piazze delle principali città dell’Australia per aspettare il risultato. Rispettate, dunque le previsioni e i sondaggi.
Nonostante l’esito della consultazione non fosse vincolante, il premier Turnbull ha garantito che il matrimonio egualitario sarà legge entro Natale.
Al voto, che era più un sondaggio che un vero e proprio referendum hanno votato il 79.5 per cento degli aventi diritto. È difficile, dunque, che il parlamento possa ignorare quello che è già stato definito “un importante specchio di quello che pensano gli australiani”.
In un discorso pronunciato dopo la proclamazione dei risultati, il portavoce della Equality Campaign, Alex Greenwich, ha dichiarato: “Oggi l’amore ha avuto una vittoria schiacciante. Insieme abbiamo ottenuto qualcosa di davvero notevole, una vittoria per la giustizia e l’uguaglianza, non solo per la comunità LGBTI e le nostre famiglie, ma per tutti gli australiani”.
In una conferenza stampa a Canberra, Turnbull ha detto che “gli australiani hanno votato in milioni ed hanno votato inequivocabilmente sì al matrimonio egualitario”. Il premier è convinto che il parlamento, ora, non possa ignorare quanto accaduto.
“Hanno votato sì per giustizia, sì per l’impegno, sì per l’amore – ha detto Turnbull -. E ora spetta a noi, qui nel parlamento dell’Australia continuare il lavoro, completare il lavoro che gli australiani ci hanno chiesto di fare”. Poi ha sottolineato che la legge dovrebbe essere pronta entro Natale.
Il leader dei laburisti, Bill Shorten, che sono all’opposizione, ha parlato di “un giorno favoloso per essere australiani”. Poi ha esclamato: “Voglio fare una promessa: oggi festeggiamo, domani legiferiamo”.
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