A Bari nasce “B- PRIDE”. Un protocollo che intende combattere le discriminazioni sul luogo di lavoro legate all’orientamento sessuale o identità di genere.
La necessità di rendere concrete misure anti discriminatorie nasce dalla storia di Anita, una ragazza transessuale discriminata sul lavoro dove è stata insultata e cacciata perché ha indossato una smalto di colore rosa sulle unghie delle mani. Contro di lei pesanti offese che però non l’hanno scalfita, ha combattuto ed è stata risarcita dall’impresa per cui lavorava come lavapiatti.
La sigla del protocollo di intesa è prevista domani, nella sede della Cgil a Bari. A firmarlo saranno non solo Gigia Bucci -segretario Cgil Bari, Titti de Simone – consigliera politica del Governatore Michele Emiliano ma anche rappresentanti di Arcigay e Famiglie arcobaleno. “In assenza di politiche vere sul tema del lavoro ogni pretesto è buono per fare discriminazioni. È di fronte alla discriminazioni la Cgil scende in campo non solo con uno sportello che difenda questi lavoratori ma intende essere loro vicini e farli sentire accolti e tutelati“, spiega all’agenzia Dire il segretario della Cgil Bari, Gigia Bucci.
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