Le parole di Eugenia Roccella contro le unioni civili sembrano non essere cadute nel vuoto. In un’intervista rilasciata a Libero, Silvio Berlusconi ha infatti dichiarato che modificherà la legge sulle unioni civili e quella sul biotestamento.
“Questo non significa necessariamente tornare alla situazione di prima – ha dichiarato l’ex cavaliere -; significa, per quanto riguarda le unioni civili, definire chiaramente la funzione sociale del matrimonio tra uomo e donna, orientato alla procreazione e all’educazione della prole”. Cosa significhi questo, esattamente, non è chiaro. Quello che appare chiaro è che l’intenzione è quella di accrescere la distanza tra il matrimonio e le unioni civili, modificando la legge Cirinnà in peggio.
Non solo una sponda alle posizioni di Roccella e Meloni, ma anche una sostanziale smentita di quanto, invece, aveva dichiarato ieri Mara Carfagna su Twitter.
Rispondendo ad una esplicita domanda di Vladimir Luxuria su quanto fossero condivisa l’abolizione delle unioni civili nel suo schieramento, Carfagna ha risposto: “Assolutamente no. È una sua opinione personale (di Roccella, ndr), che non condivido e non fa parte del programma del centrodestra. Cosa facciamo, il passo del gambero?”.
Sembra, invece, che non sia così. Proprio l’onorevole Carfagna era stata promotrice di un disegno di legge per la regolamentazione delle unioni tra persone dello stesso sesso definite “unioni omoaffettive”. Un testo molto meno avanzato rispetto a quello poi approvato nel 2016 e che distingueva nettamente le unioni tra omosessuali dal matrimonio tra eterosessuali e definiva come famiglia solo i secondi. Fuori dai “diritti e doveri” che la proposta di legge intendeva regolamentare, restavano anche le adozioni e qualsiasi forma di riconoscimento della genitorialità.
Le dichiarazioni di Berlusconi arrivano in un giorno particolare. Esattamente il 2 febbraio di due anni fa, infatti, iniziava il dibattito sulle unioni civili al Senato, con la relazione della senatrice Cirinnà, allora relatrice del testo. Lo ha ricordato la stessa Cirinnà pubblicando il video del suo intervento.
“Sul tema del testamento biologico – ha aggiunto Berlusconi -, credo si dovrà riportare al centro il rapporto fiduciario medico-paziente o medico-familiari del paziente, se questo non è in grado di prendere decisioni”. Anche in questo caso, parole poco chiare. Soprattutto se si pensa che la legge sul biotestamento recentemente approvata si basa già sul rapporto di fiducia tra medico e paziente. Qui e qui le prime due guide di Gay Lex.
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