Berlusconi fa marcia indietro sulle unioni civili. O meglio, sulla promessa di abolizione o, quanto meno, di modifica fatta nei giorni scorsi. L’ex cavaliere, ospite di Unomattina, ha spiegato di essere stato “frainteso”. Lui, ha dichiarato, non avrebbe “mai detto” di voler cancellare la legge. Poi ha aggiunto: “Mi sono espresso male o sono stato frainteso, ho solo detto che noi abbiamo presentato una proposta di legge a prima firma Mara Carfagna che era migliore della loro e incomprensibilmente non è stata presa in considerazione”. Insomma, Berlusconi ha precisato che “i diritti acquisiti non si possono toccare, la legge sulle unioni civili è stata approvata e resterà tale e quale”.
Nei giorni scorsi, in più di un’intervista aveva attaccato la legge Cirinnà definendola “una legge sbagliata” e “da abolire”. Il polverone si era sollevato immediatamente. Poi, martedì, era arrivata l’onorevole Mara Carfagna, già responsabile del dipartimento “Libertà civili e diritti umani” di Forza Italia, a togliere le castagne dal fuoco al suo leader. “Come spiegherà lui (Berlusconi, ndr) approfonditamente nel corso della giornata – aveva dichiarato Carfagna -, non mettiamo e non metteremo mai in discussione i diritti acquisiti”.
La spiegazione è arrivata oggi, invece. E punta su un escamotage spesso usato dal leader di Forza Italia: il fraintendimento. Restano, comunque, le parole delle alleate Eugenia Roccella, che ha promesso di volere abolire la legge, e Giorgia Meloni, che vuole inserire nella Costituzione l’obbligo di essere una coppia eterosessuale per adottare un bambino.
Di seguito l’audio originale dell’intervista rilasciata da Berlusconi a Radio Lombardia:
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