Il ministero della Pubblica istruzione, in piena coerenza con i sentimenti poco gay-friendly che caratterizzano la maggioranza giallo-verde dell’attuale governo, ha deciso di bloccare un progetto di monitoraggio sul bullismo omofobico nelle scuole dell’Umbria. Il progetto, coordinato dal professor Federico Batini, è stato realizzato insieme alla Regione ed era stato avviato in una serie di scuole che avevano aderito all’iniziativa. Quindi la protesta della Lega umbra e il pronto intervento di Viale Trastevere.
In un’intervista al Corriere dell’Umbria, il ministro Bussetti dichiara: «Ho parlato con l’Ufficio scolastico regionale e i questionari sono fermi. Li abbiamo bloccati, Abbiamo chiesto di rivederne la formulazione e di cambiare le modalità di realizzazione del progetto, che non risulta abbia avuto accoglienza positiva. Anzi, stando ai numeri, le scuole lo hanno rifiutato». Riguardo alla sua valutazione del progetto stesso, il ministro ammette candidamente: «Non l’ho letto». Insomma, uno stop sulla fiducia. Ascoltando personaggi e partiti dichiaratamente omofobi.
Ad inveire contro il progetto, infatti, niente meno che il senatore Pillon, che aveva agitato il solito spettro del gender, accusando che il progetto era stato calato dall’alto, senza il consenso delle famiglie. Accusa rigettata in pieno da Batini, che spiega in un’intervista: «Non è vero che abbiamo già somministrato i questionari, non è vero che non chiediamo il consenso delle famiglie». Lo scopo della ricerca, a cui si aderisce volontariamente e con il consenso dei genitori, spiega il professore, è quello di monitorare la situazione relativa alle violenze omofobiche proprio tra i banchi scolastici.
Insomma, tutto sembra essere stato fatto in termini di legge e con il consenso delle famiglie. Le ragioni per cui Pillon e forze politiche di destra radicale si sono inalberati parlando di gender, sono facilmente intuibili. Così come denuncia Stefano Bucaioni, in un suo comunicato su Facebook: «Pur di bloccare qualsiasi intervento contro omofobia e discriminazioni» scrive il presidente di Omphalos, la Lega «racconta bufale e mette in discussione la libertà di ricerca delle nostre università. Mi chiedo dove siano i compagni di governo del M5S e che fine abbiano fatto le promesse del Sottosegretario Vincenzo Spadafora di arginare questa deriva oscurantista». L’attivista conclude quindi con la sua solidarietà al prof. Batini.
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