Non solo cinema, al Lovers Film Festival di Torino. In collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori, infatti, possiamo trovare in programma anche le presentazioni di alcuni libri a tematica Lgbt+. Elemento che dimostra il dialogo, a distanza ma non solo, che arte cinematografica e letteratura possono intrecciare. E che conferma la necessità di raccontare storie che mettano al centro narrazioni tenute ai margini.
Si è tenuta ieri, infatti, la presentazione del romanzo di Johan Ehn, I ragazzi dei cavalli (edito per Fandango, 2023; traduzione di Samanta K. Milton Knowles). In dialogo con Natalia Ceravolo, l’autore ha parlato di sé e della sua ultima fatica letteraria.
Un romanzo che parte da accenni autobiografici, come racconta al Corriere della Sera Ehn: «Ho passato fin dalla tenera età tutto il mio tempo in un maneggio. I cavalli sono stati la mia salvezza in tanti momenti difficili, riuscendo a calmare la mia mente» ha raccontato in un’intervista.
Ma quest’opera vuole essere anche politica: «Volevo anche scrivere di quello che stava succedendo politicamente in Svezia intorno al 2014, con l’estrema destra sempre più forte e su quanto impattasse sulla comunità Lgbtq+», ha dichiarato ancora.
Ed è una storia che si perde in un tempo lontano, tragico, come quello dell’Europa mitteleuropea degli anni ’20 e ’30, dal primo dopoguerra fino all’avvento del nazismo. Su questo sfondo, si agita la storia di due orfani che crescono insieme in un circo. Qui diverranno acrobati a cavallo. E sempre nel magico mondo del circo si scopriranno prima amici e complici, quindi innamorati. Ma la vicenda personale si scontra con la storia: il trasferimento in Germania, l’avvento di Hitler e la necessità di difendere non solo il proprio amore, ma anche la loro stessa vita.
Interessante, ancora, il punto di vista della narrazione: «A raccontare la loro storia, a distanza di più di mezzo secolo, è Anton, un ragazzo gay di Stoccolma» leggiamo nella scheda di presentazione del libro «che per lavoro si occupa di anziani soli».
Una storia che, dunque, avviene tramite una ricostruzione a posteriori «attraverso silenzi, sguardi, oggetti e vecchie fotografie Anton riuscirà a ricostruire il puzzle e a gettare un ponte tra passato e presente». Contribuendo a intrecciare una trama avvincente e malinconica. Una storia che appassiona e che lega sempre più chi legge alle pagine di questo libro.
«Siamo felici che si sia riattivata questa collaborazione con il Lovers Film Festival, un evento molto importante di questa città» commenta a Gaypost.it Elena Loewenthal, direttrice della Fondazione Circolo dei lettori. Evento «che attraverso la cultura affronta con grazia e profondità temi importanti per la società di oggi, come ogni giorno fa il Circolo dei lettori con i suoi molti appuntamenti e approfondimenti. In questo caso con il libro di Johan Ehn, un romanzo di formazione e di scoperta della propria sessualità».
In programma, sempre nell’ambito del Lovers Film Festival, per sabato è prevista la presentazione del libro di Dario Accolla, Parole fuori norma – Per una grammatica della trasgressione (Pm Edizioni, 2022). Volumetto agile e breve in cui l’autore mette insieme cambiamento linguistico e sociale per dimostrare che entrambe le dimensioni viaggiano sì su binari paralleli, ma in più di un’occasione si toccano. Per offrire un panorama quanto più ampio possibile e che includa non solo la narrativa, ma anche la saggistica.
Per ulteriori informazioni sugli appuntamenti del Circolo dei lettori al Lovers, si può consultare il sito della fondazione.
Invece per avere dettagli sul Lovers Film Festival, si può consultare il programma sul sito ufficiale dell’evento.
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