“La sindaca, Chiara Appendino, dopo molti incontri e giornate di riflessione insieme ai rappresentanti del Coordinamento Torino Pride, scioglie la riserva e decide di trascrivere tutti gli atti di nascita dei bambini e delle bambine nate all’estero da coppie omogenitoriali e, con una storica, importantissima e coraggiosa decisione decide di registrare l’atto di nascita di un bimbo, nato all’ospedale Sant’Anna di Torino, indicando nel registro di stato civile che non solo ha due mamme ma che è stato concepito grazie alle tecniche di fecondazione eterologa in Danimarca. Non possiamo che essere felici di questa decisione che ha necessariamente avuto bisogno di tempo e molti accertamenti.”
Con un breve comunicato a firma del Coordinamento Torino Pride si apprende dunque della decisione della Giunta Appendino in merito alla trascrizione di atti di nascita stranieri con due papà o due mamme, nonché della registrazione con due mamme alla nascita, dopo le polemiche che hanno avuto eco nazionale delle ultime settimane, in particolare per il caso di due papà con due gemelli avuti in Canada e del figlio della consigliera comunale Chiara Foglietta.
“Ribadiamo che le scelte e il coraggio della Sindaca Appendino dovrebbero essere quelle di tutti gli amministratori e tutte le amministratrici dei comuni italiani. Se così fosse, il Parlamento e il Governo del Paese, di qualsiasi colore, non potrebbe fare finta di nulla. Tutti, almeno a parole, considerano il benessere dei cittadini e delle cittadine una assoluta priorità. Ci auguriamo che, come ha più volte indicato la Corte Costituzionale, la politica decida di risolvere una volta per tutte il problema dei bambini e delle bambine arcobaleno e delle loro famiglie. L’ipocrisia e la sciatteria politica devono finire. Tutti e tutte dobbiamo rimanere vigili per non permettere più a nessuno di considerare noi e le nostre famiglie di serie B” continua il comunicato.
“L’applauso oggi va necessariamente alla Sindaca Appendino ma anche alle tante coppie omogenitoriali che attraverso richieste, sollecitazioni e cause in tribunale non hanno mai smesso di lottare perché le loro e le nostre famiglie siano considerate uguali a quelle composte da un uomo e una donna. Partecipare domenica 6 maggio è ancora più importante: l’appuntamento è dalle 11.30, in piazza Carlo Alberto per la più grande e felice FESTA delle FAMIGLIE che mai si sia vista per non dimenticare mai che “i diritti dei bambini vengono prima di tutto” – afferma infine Alessandro Battaglia, coordinatore del Torino Pride.
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