Carlos Alvarado Quesada è stato scelto come prossimo presidente della repubblica, in Costa Rica. Un risultato elettorale importantissimo, per il piccolo paese sudamericano, per almeno due ragioni. In primo luogo, è stata scongiurata l’elezione di Fabricio Alvarado Muñoz, leader della destra ultraconservatrice e religiosa. Secondo poi, la vittoria di Carlos rappresenta, implicitamente, un sì al matrimonio egualitario.
La campagna elettorale, infatti, era stata improntata, tra gli altri temi, proprio sul matrimonio tra le persone dello stesso sesso, divenendo uno degli argomenti più spinosi dell’intera tornata. Il matrimonio era stato introdotto di recente da un pronunciamento della Corte Interamericana dei diritti umani, scatenando però forti polemiche nel paese dell’Istmo.
Nei suoi discorsi, il neopresidente eletto si è detto favorevole alla decisione della Corte, esprimendosi più volte dalla parte della gay community del suo paese. La sua elezione costituisce un decisivo passo in avanti e un’ulteriore garanzia per i diritti delle persone Lgbt in America latina. Carlos Alvarado è stato eletto nelle file del Pac (Partido de acciòn ciudadana), formazione progressista che ha tra i suoi temi, oltre ai diritti civili, anche ampie riforme sociali.
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