News

Cuba verso il matrimonio egualitario, Díaz-Canel: “Basta discriminazioni”

Il vento arcobaleno soffia ancora più forte a Cuba, dove ieri – domenica 16 settembre – il presidente Miguel Díaz-Canel, che si è avvicendato all’ottantenne Raúl Castro, ha dichiarato di essere favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. La notizia è subito rimbalzata per tutto il mondo e ripresa dai maggiori siti in lingua spagnola e non solo. L’approvazione dei diritti delle persone Lgbt, infatti, è vista come un ulteriore tassello del processo di maggiore democratizzazione dell’isola caraibica.

Cuba, un paese in continua evoluzione

«Il Paese sta cambiando, anche i modi di pensare stanno cambiando» ha dichiarato Díaz-Canel in un’intervista alla televisione sudamericana Telesur. Continuando: «Il Paese si evolve, noi non siamo in una bolla e stiamo vivendo la realtà». Una realtà, precisare il leader cubano, in continuo divenire: «In questi anni in cui abbiamo vissuto c’è un’enorme evoluzione del pensiero, molti tabù sono stati infranti». E aggiunge ancora, il presidente: «C’è una gioventù che spinge molto» verso il cambiamento.

Dalle persecuzioni alle scuse di Fidel Castro

Mariela Castro, al pride di L’Avana nel 2018

L’omosessualità, nell’isola, è legale solo dal 1979. Prima di quella data le persone Lgbt del posto vivevano una durissima repressione, come narrato nel film di Julian Schnabel, Prima che sia notte. In esso troviamo le vicende e la fuga da Cuba del poeta Reinaldo Arenas, perseguitato dal regime per la sua omosessualità. Il miglioramento delle condizioni della popolazione arcobaleno si deve, ancora, alle politiche e alla battaglia di Mariela Castro, figlia di Raúl, e presidente del Centro Nazionale di Educazione Sessuale di Cuba. Lo stesso Fidel Castro, nel 2010, in un’intervista chiese scusa per i crimini del regime contro i gay.

Le modifiche alla Costituzione

Primo leader cubano della generazione post-rivoluzionaria, Miguel Díaz-Canel ha detto che non ci deve più essere nessuna discriminazione a Cuba in relazione al diverso orientamento sessuale dei suoi abitanti e che l’introduzione del matrimonio egualitario dovrà passare per volontà del popolo cubano. Nel frattempo, è già stata cambiata la costituzione della repubblica che prevedeva che il matrimonio fosse un’unione tra un uomo e una donna. È innegabile, tuttavia, che si registra un altro segnale di apertura verso i diritti umani. Cosa che fa ben sperare.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Ritratti di famiglia: uguali diritti per tutte

La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…

4 Novembre 2024

Torino ospiterà l’Europride 2027

La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…

2 Novembre 2024

“Not a dude” alle Olimpiadi, ma è una bufala transfobica

Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…

29 Luglio 2024

Olimpiadi 2024, un’apertura dei giochi che più queer non si può

Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…

27 Luglio 2024

Catania, Comune nega la carriera alias alle persone transgender

Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…

22 Giugno 2024

Ignazio Marino, sei ancora un alleato della comunità LGBTQIA+?

Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…

12 Giugno 2024