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Da giovedì Pillon potrebbe dover dare 200 mila euro ad un’associazione lgbt+

È attesa per giovedì la sentenza del giudice monocratico di Perugia a carico del senatore della Lega Simone Pillon accusato di diffamazione nei confronti del comitato Arcigay Omphalos di Perugia.

Come già racconta su TPI. Pillon è finito sotto processo per alcune affermazioni fatte nel 2014 nel corso di un ciclo di conferenze del forum delle famiglie, relative alla partecipazione di Omphalos a un’assemblea in una scuola superiore di Perugia sul tema del bullismo omofobico e di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.

L’intervento di Pillon finito su Internet

Queste conferenze raccontate su Tpi sono state riprese da alcuni video circolati in rete. “Cosa hanno insegnato ai ragazzi? – chiede Pillon al suo pubblico – Hanno insegnato ai ragazzi a far l’amore”. E poi: “Lei sa come si fa a far l’amore? – chiede ancora – Che serve? Un maschio e…”. “Una donna” suggerisce qualcuno dalla platea. “Lei è un bullo omofobo” risponde ironico l’avvocato. Il senatore mostrando i volantini dell’associazione aggiunge che gli attivisti di Omphalos “hanno insegnato che per fare l’amore servono o due maschi o due femmine”. Lo fa sventolando dei volantini che ritraggono una coppia di ragazzi e una di ragazze. Ma la versione completa del materiale è composta da tre pieghevoli, tra cui uno con una coppia eterosessuale, omessa dal relatore.
Ma non solo. Pillon accusa il circolo perugino di adescare i giovani con un invito a fare sesso nelle proprie sedi

200 mila euro

Di qui il processo per il quale giovedì sono in programma la discussione e quindi la sentenza.
La richiesta di risarcimento danni è di 200mila euro. 100mila euro chiesti da Omphalos e altrettanti dagli allora presidenti dell’associazione, Emidio Albertini e Patrizia Stefani.
“Non si può parlare di critica – aveva spiegato Saschia Soli, avvocata di Rete Lenford a TPI -, perché la critica deve basarsi su dati di verità. E questo non succede: basta guardare i video per vedere la mistificazione delle attività svolte da Omphalos, addirittura accusata di adescare minorenni nelle scuole. Questo scredita il lavoro di una realtà che si batte per l’integrazione delle persone con orientamento sessuale diverso e contro il dilagare di malattie sessualmente trasmissibili.
A l’Ansa il senatore Pillon nega comunque di avere indicato gli appartenenti a Omphalos come adescatori di minorenni. “Ho la massima fiducia nella giustizia” ha sottolineato all’agenzia stampa attraverso uno dei suoi difensori, l’avvocato Laura Modena. Pillon rivendica le sue affermazioni e le critiche all’iniziativa del circolo Omphalos.

Oggi presidio contro il ddl Pillon

Oggi a partire dalle 12 in piazza Montecitorio si terrà il presidio contro il ddl del senatore leghista. «Ddl Pillon e collegati non basta accantonarli, bisogna ritirarli»: è lo slogan scelto dagli organizzatori: la rete nazionale dei centri antiviolenza Dire-Donne, la Casa internazionale delle donne, Cgil, Arci, Rebel Network, Udi e il Coordinamento italiano servizi maltrattamento infanzia. Questo mentre in commissione Giustizia al Senato riprende la discussione del disegno di legge Pillon e degli altri ddl su separazione e divorzio, che potrebbero confluire in un nuovo testo.

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