Il Comune di Ferrara, per la prima volta, ha riconosciuto una famiglia arcobaleno composta da due mamme e due gemelle. Le piccole sono nate in Italia grazie alla fecondazione eterologa avvenuta in Spagna. Dato che le bambine sono nate in Italia, la madre sociale ha chiesto l’adozione piena delle bimbe in Spagna. Richiesta accolta dal tribunale. Con la sentenza spagnola in mano, le due mamme sono andate al Comune di Ferrara, assistite dall’avvocato Michele Giarratano del team legale di Famiglie Arcobaleno. Il Comune ha quindi deciso di annotare sull’atto di nascita delle gemelline anche la madre sociale, sulla scorta proprio della sentenza spagnola.
Ora, dunque, le due piccole hanno due mamme anche per l’Italia. Non è la prima famiglia arcobaleno riconosciuta a Ferrara. Tagliani è infatti tra i sindaci che trascrivono gli atti di nascita statunitensi e canadesi dei bambini con due papà nati grazie alla gestazione per altri. E’, però, la prima volta che un sindaco riconosce un’adozione piena avvenuta in un paese straniero. Finora, gli unici casi di adozioni estere riconosciute in Italia erano state frutto di sentenze dei tribunali.
“A nome del gruppo legale di FA per il quale sono intervenuto – commenta l’Avv. Michele Giarratano – sono molto contento di questo risultato perché a seguito di un proficuo confronto il Sindaco Tagliani ha accolto le mie istanze e finalmente riconosciuto i diritti di queste due minori che dopo anni vedono accertato il loro status”. “Alla base della decisione – continua il legale – ci sono le pronunce giurisprudenziali degli ultimi anni, dalla Sentenza di Cassazione n. 19599/2016 alla recentissima pronuncia della Corte di Appello di Bologna del 12.09.2018 su un caso analogo. Molto hanno contribuito anche i riconoscimenti della doppia genitorialità che con i colleghi siamo riusciti ad ottenere in tanti Comuni in questi mesi”.
La vicenda, in realtà, va avanti da un po’. Negli anni passati le due donne avevano chiesto al Comune di riconoscere anche in Italia l’adozione ottenuta in Spagna, ma avevano ricevuto un diniego.
“La decisione del sindaco ci rende molto felici non solo perché riguarda due nostre socie, ma anche perché premia il lavoro che stiamo portando avanti, attraverso il nostro gruppo Legale, insieme ad alcune amministrazioni comunali – aggiunge Marilena Grassadonia, presidente di Famiglie Arcobaleno -. In questo Paese ci sono sindaci capaci di rispondere alle esigenze dei loro cittadini riconoscendo, senza condizionamenti ideologici, le nostre famiglie nel pieno rispetto delle leggi italiane. Speriamo che a questa decisione ne seguano altre che riguardano altre coppie in situazioni simili e che, al sindaco di Ferrara, se ne aggiungano altri”.
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