Venerdì scorso vi abbiamo raccontato del caso delle due ragazze marocchine arrestate perché fotografate mentre si baciavano e poi denunciate dalla madre di una delle due. B.H. e C.S. hanno rispettivamente 17 e 16 anni e il loro processo sarebbe dovuto iniziare proprio venerdì scorso, ma il giudice ha rinviato l’udienza.
Intanto, le associazioni Collettif Aswat e Akallyat hanno lanciato un appello internazionale rilanciato da AllOut e, in Italia, da “Il Grande Colibrì” per chiedere la liberazione delle due ragazze. Gli attivisti chiedono la massima partecipazione possibile e la massima diffusione dell’appello nel tentativo di portare il ministro della Giustizia e quello dell’Interno del Marocco a rilasciare le due ragazze. Ecco il testo dell’appello:
“B.H. e C.S. sono due giovani ragazze che sono state arrestate in Marocco dopo essere state scoperte a baciarsi ed abbracciarsi.
Questo è spaventoso. Nessuno dovrebbe essere perseguito per chi è e per chi ama. Vi chiedo di rilasciare le ragazze immediatamente e senza condizioni.
Vi sollecito anche a rilasciare tutti gli altri prigionieri che sono stati condannati a causa del loro orientamento sessuale, ad abolire l’articolo 489 del codice penale marocchino e a garantire e proteggere le libertà civili e il diritto alla riservatezza di tutti i vostri cittadini”.
Mentre scriviamo, sono già più di 45.500 le firme raccolte su un obiettivo finale di 50.000.
Per firmare l’appello, cliccate qui. Potete registrarvi sulla piattaforma o usare il vostro profilo Facebook.
In favore della liberazione delle due ragazze si sono mobilitate anche associazioni come Amnesty International e diverse testate come l’edizione britannica dell’Huffington Post.
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