Agli spettatori omosessuali sarà consentito partecipare ai Mondiali di calcio del 2022 in Qatar a una condizione: non dovranno fare sesso.
L’organizzazione dei Mondiali di calcio Fifa in Qatar ha fatto storcere fin da subito diversi nasi. Nel paese, del resto, i diritti di donne e omosessuali non sono pervenuti. L’omosessualità, in particolare, è considerata illegale con pene che possono arrivare fino a sette anni. Anche la sharia, la così detta legge islamica, condanna l’omosessualità, anche se non ci sono stati casi di persone omosessuali effettivamente condannate a morte. Per capire il clima generale, nel 2016 il governo qatariota ha proibito la distribuzione di film come The Danish Girl.
Lo scorso anno Abc News aveva rivelato che alcuni articoli relativi ai diritti della comunità Lgbt+ erano stati censurati nell’edizione internazionale del New York Times in Qatar. Gli spazi sarebbero stati lasciati bianchi con un’etichetta per dire che le storie erano state “eccezionalmente rimosse”.
Come già detto l’organizzazione di una manifestazione così importante in uno stato dove i diritti umani non sembrano essere garantiti aveva destato qualche perplessità. Minky Worden della Human Rights Watch aveva espresso il suo biasimo per la censura affermando che ponesse il Qatar nelle condizioni di violare gli accordi con la Fifa. «I prossimi padroni di casa della Coppa del mondo» aveva detto «dovrebbero essere responsabili e dovrebbero implementare le politiche della Fifa sul rispetto dei diritti umani dando così esempio a tutti i paesi partecipanti».
Il capo esecutivo dell’organizzazione dei Mondiali del Qatar del 2022, Nasser al-Khater, ha detto che vuole garantire a ogni tifoso – indipendentemente dal sesso dall’orientamento sessuale, dalla religione o dalla razza – un soggiorno sicuro in Qatar.
Per garantire la sicurezza e un sereno soggiorno dei tifosi questi dovranno rispettare gli usi e i costumi qatarioti e non stare troppo vicini. Sempre al-Khater ha detto: «Stiamo addestrando il personale addetto alla sicurezza, ci sono un sacco di cose fare per far sì che che cose lontane della nostra cultura non siano viste come minacciose». Per esempio le manifestazioni pubbliche d’affetto.
La sola presenza di tifosi gay sarà una sfida per il Qatar. Nel 2010, l’ex presidente della Fifa, Sepp Blatter, affermò che i tifosi non avrebbero dovuto fare sesso durante i Mondiali 2022. Già nove anni fa, infatti, qualcuno aveva espresso preoccupazioni circa la partecipazione di tifosi gay e Blatter aveva liquidato la questione con una risata e con l’affermazione: «Direi loro di astenersi da qualsiasi attività sessuale».
Nel 2014, invece, il ministro dello sport del Qatar Salah, bin Ghanem bi Nasser al-Ali aveva detto che lo stato avrebbe trovato soluzioni creative per far partecipare i tifosi omosessuali ai mondiali. In una intervista aveva infatti affermato: »Stiamo studiando tutte queste questioni. Possiamo adattarci. Possiamo essere creativi per far sì che le persone possano venire e godersi le partite senza perdere l’essenza della nostra cultura e rispettando allo stesso tempo le preferenze di chi verrà qua».
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