Il sindaco Bucci si era rifiutato, ma adesso non potrà che prendere atto della decisione del Tribunale di Genova: quel bimbo ha due mamme. Così ha stabilito la IV sezione civile del Tribunale del capoluogo ligure a cui le due donne si sono rivolte dopo il no del primo cittadino. Bucci non solo si è rifiutato di registrare la seconda mamma, ma si è anche costituito parte civile nella causa che la coppia ha intentato contro il Comune.
Il Sindaco, però, non ha sentito ragione, al contrario di altri sindaci che, invece, registrano entrambe le mamme. Perché, vale la pena ricordarlo, non esiste una legge che lo vieti. Con in tasca il rifiuto di Bucci, le due donne assistite dalle avvocate Ilaria Gibelli e Elena Fiorini, si sono rivolte al giudice. Ed hanno avuto ragione. Una scelta necessaria non per i diritti delle mamme, ma per quelli del bambino. In questo modo, infatti, qualsiasi cosa dovesse succedere alla madre biologica o in caso di rottura del rapporto tra le due donne, lui non avrà conseguenze legali. Per le giudici che hanno scritto la sentenza, “assume importanza centrale la consapevole assunzione di responsabilità genitoriale all’atto di intraprendere un percorso di procreazione assistita”. Ragione per cui anche la madre non biologica deve essere riconosciuta come genitore.
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