Gli Usa tornano indietro. E’ questo il risultato dell’ultimo, allarmante, report “Accelerating Acceptance” redatto da Glaad. Per la prima volta in quattro anni, la percentuale delle persone che non si sente a suo agio con le persone LGBT supera quella di chi, invece, non ha alcun problema (ferma al 49 per cento contro il 53 dello scorso anno).
Quello di quest’anno è il quarto report che la Gay & Lesbian Alliance Against Defamation stila. E il primo che registra un’inversione di tendenza nel livello di accettazione nei confronti delle persone lesbiche, gay, bisessuali e trans.
Il 55 per cento delle persone LGBT, stando ai dati di GLAAD, ha riferito di avere vissuto episodi di discriminazione a causa del proprio orientamento sessuale o identità di genere: 11 punti percentuali in più rispetto al report precedente.
Ancora, il 30 per cento delle persone intervistate ha risposto che avrebbe dei problemi se sapesse che un membro della sua famiglia è gay, lesbica, bisex o trans e il 31 per cento ha dichiarato che non sarebbe a suo agio sapendo che l’insegnante dei propri figli è una persona lgbt. Una percentuale simile, il 30 per cento, ha dichiarato che non vorrebbe un dottore che fa parte della comunità, contro il 28 per cento dello scorso anno.
I dati sono il frutto di un sondaggio svolto su scala nazionale su 2160 persone adulte delle quali 1897 si identificano come non lgbt. (Qui il report completo)
“In questo ultimo anno c’è stata un’allarmante erosione del livello di accettazione che può solo essere combattuto con la visibilità e facendosi sentire – ha dichiarato la presidente e Ceo di Glaad Sarah Kate Ellis -. Questo report fornisce i numeri del pregiudizio che molti americani lgbtq hanno subito di recente. Glaad combatte questa regressione chiamando a raccolta leader filantropi come la Ariadne Getty Foundation e gli artefici del cambiamento globale presenti al World Economic Forum perché usino le loro piattaforme per spingere in avanti la nostra comunità”.
“In un solo anno – ha aggiunto il Ceo di The Harris Poll, John Gerzema – abbiamo visto un declino significativo di quella che era stata un’America sempre più inclusiva verso una che lo è molto meno”.
Qualche giorno fa un altro report riferiva di un aumento degli omicidi compiuti sulla base di pregiudizi nei confronti dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. Secondo i dati raccolti da National Coalition of Anti-Violence Programs, nell’ultimo anno si è registrato un omicidio a settimana in cui la vittima era una persona lgbt: il più alto numero degli ultimi 20 anni.
Il sito statunitense Queerty fa notare che l’amministrazione Trump si è spesa molto e in molti modi contro la comunità LGBT: dal tentativo di escludere le persone trans dalle forze armate, all’appoggio a chi vuole discriminare sul lavoro, nella sanità e nei servizi pubblici, passando per l’assenza della bandiera arcobaleno sulle proprietà federali in occasione del Coming Out Day, fino al licenziamento senza ragione del gruppo di lavoro su HIV/Aids. “Ed è solo una lista parziale” conclude il sito.
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