È stata una giornata storica quella del 21 ottobre per l’Irlanda del Nord. Grazie alla momentanea assenza di un governo locale è stata Londra a decretare la legalizzazione di matrimonio egalitario e aborto.
La nuova legge è diventata effettiva allo scoccare della mezzanotte tra ieri e oggi, tra lunedì e martedì. «A mezzanotte sarà fatta la storia», aveva detto Grainne Teggart, manager della campagna di Amnesty International in Irlanda del Nord. La nuova legge diventerà operativa dal 2020, è vero, ma da stanotte è entrata formalmente in vigore. La approvazione è stata resa possibile dalla vacanza del governo nord irlandese, sospeso dal 2017. Il governo di Londra è così potuto intervenire senza opposizioni.
Nel resto del Regno Unito – Inghilterra, Scozia e Galles, l’aborto era stato legalizzato nel 1967. Non in Irlanda del Nord, dove fino a stanotte era rimasto illegale. Stesso discorso per i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Come è stato possibile far passare questa legge? Grazie alla paralisi istituzionale dell’Irlanda del Nord che, come detto in precedenza, non vede un governo a Belfast dal 2017: così i deputati di Westminster hanno potuto potuto votare gli emendamenti necessari a estendere il diritto all’aborto e i matrimoni.
A quanto pare i primi matrimoni tra persone dello stesso sesso saranno celebrati «Al più tardi la settimana di san Valentino del 2020» ha detto il segretario di Stato dell’Irlanda del Nord Julian Smith. Ancora Teggart: «Ci siamo è il giorno in cui diciamo addio a delle leggi oppressive che controllavano il nostro corpo e ci rifiutavano il diritto di decidere».
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