Gli italiani sono intolleranti verso le minoranze. Peggio, in Europa, solo alcuni paesi dell’Est. Il dato, che non sorprende dato il tono delle recenti discussioni in rete, viene dallo European Social Study Survey.
Lo European Social Study Survey non è altro che un’analisi accademica. La sua sede principale è Londra, ma la ricerca è estesa a tutto il vecchio continente. Questa è la nona edizione dello studio ed è stata connotata attraverso delle interviste al pubblico avvenute tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Gli intervistati provengono da quasi tutte le nazioni europee. Oggetto delle interviste, temi caldi dal punto di vista sociale, economico e politico. Scopo dello studio è di capire i punti di contatto e di divergenza tra le varie nazionalità che compongono il sistema Europa.
Dai dati resi noti dallo European Social Survey l’Italia è un paese ben poco tollerante nei confronti delle persone Lgbt+, anche se come vedremo dopo la tolleranza è maggiore rispetto a quella riservata ad altre minoranze. Poco meno del 14% degli italiani intervistati si dice in disaccordo o molto in disaccordo con l’affermazione secondo cui tali individui «dovrebbero essere liberi di vivere come desiderano». Una percentuale che, all’apparenza, può sembrare non altissima, ma che basta per relegare l’Italia tra i fanalini di coda tra le nazioni avanzate.
Basti pensare che valori superiori a quello registrato nel nostro paese sono presenti sono in nazioni dell’Est Europa, mentre Francia e Germania viaggiano su percentuali di circa la metà rispetto a quella registrata in Italia. Questo trend è aumentato, seppur leggermente, dal 2012: nell’arco di questi sei anni la forbice si è allargata di due punti percentuali, passando dal 12 al 14%. In Francia e Germania, invece, la tendenza è stata opposta e la forbice si è notevolmente ridotta. L’Est Europa è la zona dove si è registrato l’aumento maggiore: Bulgaria, Ungheria e Russia hanno visto la forbice aumentare ancora di più.
Come prevedibile uno degli argomenti già trattati con gli intervistati è stato quello dell’immigrazione. Anche in questo caso le risposte degli italiani spingono il paese verso il fondo della classifica. In particolare le risposte alla domanda: «Gli immigrati rendono la propria nazione un posto migliore o peggiore in cui vivere?» Queste risposte sono state espresse in una scala da zero a dieci e gli italiani sono stati superati solo da Repubblica Ceca e Bulgaria.
Oltre il 25% degli italiani condivide che l’immigrazione ha un impatto negativo sul nostro paese e il 10% di questi ha espresso un parere fortemente negativo. Gli altri paesi? I più tolleranti risultano essere Norvegia, Svizzera e Paesi Bassi, mentre le potenze europee di Regno Unito e Germania superano di pochissimo il 10%, la Francia il 15%.
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