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Lega choc in Toscana: consigliere propone la schedatura delle coppie omosessuali

Una vera e propria schedatura delle coppie omosessuali: è questa l’accusa rivolta alla Lega, il partito di Matteo Salvini, nel comune di Collesalvetti, in provincia di Livorno. Nella cittadina toscana, infatti, il consigliere Massimo Ciacchini, ha richiesto in un’interpellanza «i dati numerici di questo fenomeno nel nostro territorio» riferendosi appunto alle unioni civili. Il rappresentante leghista chiede di avere dati «nell’attualità e nel suo sviluppo negli anni» nonché sulle «risorse finanziarie e le agevolazioni comunali eventualmente destinate a queste unioni». E, non contento, vuole anche sapere  «se si è in grado di avere contezza circa la stabilità di queste unioni». La denuncia è partita da Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana.

La denuncia di Nicola Fratoianni

Massimo Ciacchini

E proprio Fratoianni, come riporta Fanpage, attacca il Carroccio. Parlando di «agghiacciante interpellanza della Lega» che chiede «al Comune una vera e propria schedatura delle coppie» dello stesso sesso. E continua il leader di Sinistra Italiana: «Non c’è limite al degrado di questa destra. Questo è qualcosa di ben più grave delle solite idee sgangherate della Lega. Una grave violazione della privacy come minimo».

L’assessora toscana Nardini: “Schedatura che richiama oscure vicende del passato”

E non è l’unico esponente politico a condannare l’interpellanza. Sia Alessandra Nardini, assessora regionale toscana e responsabile del dipartimento nazionale Pd sulle disuguaglianze, sia la senatrice Monica Cirinnà – responsabile Diritti del Pd – sono intervenute duramente sull’interpellanza. «L’idea della schedatura delle unioni civili tra cittadine e cittadini omosessuali» dichiara Nardini, «regolate da una legge dello Stato, fa venire i brividi e richiama oscure e drammatiche vicende del passato, che nel passato devono restare. In Italia e in Toscana non c’è spazio per l’omofobia, né per la propaganda discriminatoria».

Monica Cirinnà: “Schedatura vergognosa”

Alessandra Nardini e Monica Cirinnà

«È vergognoso anche solo far balenare l’ombra di una schedatura delle unioni omosessuali, proposta per ragioni ideologiche» dichiara Monica Cirinnà. «Uso le stesse parole del consigliere: “purtroppo” per lui, la nostra Costituzione assicura pari dignità a tutte e tutti». Il consigliere leghista, infatti, si era espresso ricordando che il suo comune è gay-friendly. E continua la senatrice: «Secondo Costituzione le unioni omosessuali sono riconosciute: l’introduzione delle unioni civili è stata una conquista di civiltà, il primo e fondamentale passo verso la piena uguaglianza delle persone Lgbt+ e delle loro famiglie. Stia sicuro che ci troverà sempre pronti a difendere la Costituzione e a lottare per l’uguaglianza e i diritti di tutte e tutti».

I tentativi della destra di schedare le persone Lgbt+

Si apprende, ancora, che l’interpellanza è stata ritirata. Con grande soddisfazione di Nardini, che commenta ancora: «Bene che questa iniziativa si sia fermata sul nascere, ma è un segnale non trascurabile di quanto ci sia ancora da lavorare su questo terreno, persino tra chi siede nelle istituzioni». Non è la prima volta, per altro, che dalla destra – quella destra che è data per vincente dai sondaggi, ricordiamo ancora – ci siano tentativi di schedare le persone Lgbt. A Ferrara era stata presentata, nell’estate del 2019, un’ulteriore interpellanza per entrare nella privacy dei genitori affidatari ferraresi e di quantificarli in base all’orientamento sessuale. Scelte politiche che ci fanno pensare ad altri tempi. Tempi cupi. Che non dovrebbero tornare. E che invece sembrano far parte della cultura politica della destra italiana. Non per niente definita la peggiore di sempre.

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