La legge Zan contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia non arriverà in aula della Camera il 27 luglio come previsto. La presidente della Commissione Giustizia, Francesca Businarolo (M5S) ha chiesto al presidente della Camera Fico di concedere altro tempo per la discussione degli emendamenti.
Alla maggioranza, spiega Ansa, serve tempo per raggiungere un accordo con Forza Italia ed assicurarsi così i voti dei berlusconiani. Un margine maggiore a favore della legge bilancerebbe il rischio dei voti segreti che potrebbero essere chiesti in aula. Oggetto della mediazione tra maggioranza e FI è l’emendamento Costa che il deputato azzurro aveva dichiarato di aver scritto ispirandosi al famigerato subemendamento Gitti-Verini.
E proprio sulla cosiddetta “clausola salvaidee” l’accordo ci sarebbe. Lo riferisce lo stesso Enrico Costa all’Ansa.
Per trovare un punto di incontro, il testo dell’emendamento presentato dal deputato è stato modificato. Adesso recita: “ai fini della presente legge è consentita la libera espressione di convincimenti ed opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte”.
“Questo testo – ha detto Costa interpellato dall’Ansa – toglie ogni dubbio ed equivoco sulle finalità della legge”.
A quanto si apprende, la discussione in aula di Montecitorio dovrebbe iniziare il 3 agosto prossimo, a meno di una settimana dalla chiusura estiva del Parlamento.
“Intendiamo chiedere più tempo – ha spiegato Mario Perantoni (M5s) ad Ansa – per poter approfondire alcuni emendamenti accantonati – mentre nella seduta della Commissione di stasera inizieremo a votare quelli non accantonati”.
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