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Al via Lovers 2018: tra la lotta per diritti e l’amore per il cinema

Come già preannunciato, torna Lovers Film FestivalTorino LGBTQI Visions, dal 20 al 24 aprile, alla sua trentatreesima edizione. L’evento, il più antico in Europa in ambito Lgbtqi, è diretto dalla cineasta Irene Dionisio ed è presieduto dal suo fondatore, Giovanni Minerba (che lo ha creato insieme a Ottavio Mai). Il festival si caratterizza per il suo «spirito cinefilo, militante e pop» e si focalizzerà sui temi cari alla comunità arcobaleno – a cominciare dai diritti – sia attraverso concorsi, sia attraverso eventi speciali.

Il manifesto dell’evento

L’anteprima con Rupert Everett e l’omaggio a Xavier Jugelé

Stasera, nel capoluogo piemontese, ci sarà l’anteprima con Rupert Everett in cui verrà proiettato il film, di cui è interprete e regista, The happy prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde. Quindi si comincerà ufficialmente il 20 aprile, in occasione del drammatico anniversario degli attacchi agli Champs-Élysées a Parigi, in cui perse la vita Xavier Jugelé, «membro da diversi anni di Flag!, l’associazione LGBT della polizia e della gendarmeria francese». Per l’occasione, verrà presentato un cortometraggio a lui ispirato dal titolo Xavier e diretto da Jo Coda.

Ospiti importanti e la sessione dedicata ai diritti

Questa edizione, ancora, prevede altre importanti presenze, a cominciare da Robin Campillo – vincitore del Gran Prix a Cannes e della Queer Palm – per continuare con Valeria Golino, che sarà madrina del festival. Ospiti musicali, ancora, saranno Francesco Gabbani, Nina Zilli e Immanuel Casto. Un’altra madrina sarà, infine, Monica Cirinnà per la sezione sui diritti, che prevede la collaborazione con il Coordinamento Torino Pride e un focus di approfondimento curato da Diversity.

Irene Dionisio e Giovanni Minerba

I concorsi e l’amore per il cinema

I concorsi principali del festival sono quattro: All the Lovers per i lungometraggiReal Lovers per la sezione sui documentariIrregular Lovers, vero e proprio «concorso iconoclasta internazionale al quale possono concorrere film di ogni genere e formato» e che fa «particolare attenzione all’innovazione del linguaggio narrativo e visivo; e infine Future Lovers, per i cortometraggi. Le migliori opere verranno selezionate e premiate da giurie di esperti ed esperte. Il tutto nel solco della mission dell’evento, per come questo è nato e per come si è evoluto: «il profondo amore per il cinema e la stessa comunità LGBTQI».

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