“La strumentalizzazione di un bambino e di una coppia omosessuale nell’immagine del manifesto offendono tutti i cittadini”. Lo dichiara la Sindaca di Roma, Virginia Raggi, in merito ai manifesti omofobi comparsi in città. Dopo la sua collega di Torino, Chiara Appendino, che si era pronunciata immediatamente, anche Raggi si esprime sui manifesti di ProVita. Nelle scorse ore, diverse sollecitazioni erano arrivate dall’opposizione in Campidoglio. Pochiminuti fa la nota del Campidoglio.
“La Sindaca – si legge in una nota del Campidoglio diffusa dalle agenzie – ha richiesto agli uffici competenti la rimozione dei manifesti omofobi riconducibili all’associazione onlus Provita. Il messaggio e l’immagine veicolati dal cartellone, mai autorizzato da Roma Capitale e dal Dipartimento di competenza, violano le prescrizioni previste al comma 2 dell’articolo 12 bis del Regolamento in materia di Pubbliche affissioni di Roma Capitale – conclude il comunicato – che vieta espressamente esposizioni pubblicitarie dal contenuto lesivo del rispetto di diritti e libertà individuali”.
Esultano le associazioni Lgbt romane e nazionali: «Grazie all’impegno congiunto del Circolo Mario Mieli e Famiglie Arcobaleno» riporta un comunicato firmato da Marinela Grassadonia e Sebastiano Secci, «l’ignobile campagna omofoba di Provita Onlus contro le famiglie arcobaleno è stata finalmente ritirata. Quei manifesti rappresentano un’offesa non solo per le persone Lgbt+ e le loro famiglie ma per la cittadinanza tutta». Per i rappresentanti delle due associazioni quelle immagini «sono l’ennesimo tentativo di ProVita di alzare l’asticella della comunicazione per ottenere visibilità». Gioco ormai scoperto, secondo i due rappresentanti.
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