“Disney e Marvel sono aziende inclusive – hanno fatto sapere i due colossi al governatore della Georgia Deal -, e sebbene abbiamo avuto grandi esperienze nel girare i nostri film in Georgia, abbiamo deciso che lasceremo lo stato e porteremo i nostri affari altrove nel caso passasse qualsiasi legislazione che avalli pratiche discriminatorie”.
A spingere Walt Disney e Marvel a riconsiderare la loro permanenza neglo studi di produzione di Atlanta, però, è arrivata la sollecitazione di Human Rights Campaign, una delle principali associazioni statunitensi che si battono per i diritti umani e l’uguaglianza.
“Se questo disegno di legge sarà firmato e diventerà legge – ha dichiarato il presidente di HRC Chad Griffin -, i dipendenti, i fornitori, tutti coloro che lavorano sulla vostra produzione sono a rischio di discriminazione sponsorizzata dallo Stato. Questo è sbagliato, è antiamericano. È un affronto a tutti i valori di cui si vanta Hollywood”.
Contro la legge si sono espressi anche altri grandi nomi dell’economia statunitense come Microsoft, Intel e Coca-Cola. “Ci opponiamo alla discriminazione sotto ogni forma – ha incalzato il CEO di Intel, Brian Kranich -. Il governatore Deal faccia la cosa giusta e metta il veto”.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…