Il Tribunale di Milano aggiunge il cognome della seconda mamma al nome di una bimba.
E’ di pochi giorni fa la decisione della sezione famiglia del Tribunale di Milano che ha accolto il ricorso di due mamme. Le due donne avevano chiesto di potere aggiungere anche il cognome della mamma non partoriente a seguito del riconoscimento della piccola.
Matilde (nome di fantasia) è stata infatti riconosciuta come figlia in agosto, pochi giorni dopo la nascita, dalla madre non biologica davanti l’Ufficiale di Stato civile del Comune di Milano. A inizio di settembre le due donne hanno poi presentato ricorso per l’aggiunta del secondo cognome al Tribunale di Milano, assistite dall’Avv. Michele Giarratano, del gruppo legale di Famiglie Arcobaleno e presidente di Gay Lex.
“E’ una decisione importante – spiega l’Avv. Giarratano – perché alla base dell’aggiunta del cognome della seconda mamma c’è il riconoscimento effettuato dalla madre innanzi all’Ufficiale di Stato civile del Comune di Milano. Il Tribunale quindi indirettamente conferma che quel riconoscimento, fatto sulla base degli artt. 8 e 9 della legge 40/2004, è valido, come abbiamo sostenuto in più sedi avendo peraltro ragione, sia in primo grado che in appello”.
“Ci sono state altre decisioni similari nei mesi scorsi in altri Tribunali: io personalmente ho infatti ottenuto l’aggiunta del secondo cognome anche presso i Tribunali di Bologna e di Monza – conclude l’avvocato -. Ma la prima decisione del Tribunale di Milano rimane particolarmente importante perché il Comune di Milano è in Italia quello che ha effettuato il maggior numero di riconoscimenti genitoriali da parte delle madri non biologiche”.
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