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Niente sala matrimonio per le coppie gay? Gli sposi (etero) restituiscono la Costituzione

Il comune discrimina le coppie gay? E loro, Laura Fragiacomo e Luciano Trani sposatasi da poco, restituiscono la fascia tricolore e la Costituzione al sindaco. “In segno di protesta per le decisioni assunte dall’amministrazione comunale di Trieste in merito al divieto di utilizzo della sala matrimoni per la celebrazione delel unioni civili – hanno scritto i due in una lettera inviata al sindaco Dipiazza -, abbiamo deciso di restituire al comune la copia della Costituzione e il tricolore che recentemente ci sono stati consegnati in occasione del nostro matrimonio”. La lettera è stata inviata anche al circolo triestino di Arcigay e al quotidiano il Piccolo che l’ha pubblicata.

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza

Gli sposi scrivono che le loro nozze si sono celebrate nella sala matrimoni del comune lo scorso 6 agosto e che qualche giorno dopo hanno appreso della decisione di precludere proprio quella sala alle coppie omosessuali che “come i sottoscritti hanno manifestato l’intenzione di unirsi in una “formazione sociale” che la norma, approvata di recente dal nostro Parlamento ha assimilato, dal punto di vista della dignità sociale all’unione tra persone di sesso diverso”. “Crediamo che la dignità sia uno dei capisaldi della nostra Carta – scrivono ancora Laura e Luciano – e ci rifiutiamo di accettarla in dono da un’amministrazione che nega l’uso della sala in questione, che di quella dignità è simbolo“.

“Non comprendiamo a chi possa arrecare danno l’adibire quella sala anche alla celebrazioni delle unioni civili – si legge nella missiva al primo cittadini -; il rifiuto a noi appare ridurre il garbo, l’attenzione e il rispetto verso alcuni cittadini e sinceramente da un’amministrazione che si professa liberale ci si sarebbe aspettati un gesto di ben altro tenore”. “Con rammarico quindi – conclude la coppia – restituiamo quanto ci è stato consegnato con l’augurio che in tema di celebrazione delle unioni civili questa Amministrazione possa rivedere le proprie decisioni”.

Per quanto ne sappiamo, è la prima volta che una coppia etero protesta ufficialmente contro una delle amministrazioni che in queste settimane stanno tentando in molti modi di ostacolare le prime unioni civili.”Pur non conoscendoli direttamente – ha commentato Davide Zotti, che insieme al compagno si è visto negare la sala matrimoni da Dipiazza -, ringraziamo Laura Fragiacomo e Luciano Trani per il coraggioso gesto di solidarietà e per le parole che lo hanno accompagnato”.

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