Censura a Piacenza, a danno di uno spettacolo di drag queen: è quello che si legge in un comunicato a firma congiunta di Davide Bastoni, presidente del comitato locale di Arcigay, e di Alessandro Fornasari, responsabile di ARCI Piacenza. «Il Comune di Piacenza» si apprende «ha intimato alla Cooperativa Arco, che gestisce Spazio 4, di cancellare il Drag Queen Show, che era parte della serata di beneficenza organizzata dalla nostra associazione insieme ad Arci Piacenza per ricordare l’inizio della lotta contro le discriminazioni, cioè i moti di Stonewall a New York nel 1969, prevista per domani sera dalle ore 19.30».
La motivazione ufficiale, secondo quanto riportato nel comunicato, è stata fornita dal dirigente comunale alla cooperativa Arco: «La manifestazione si tiene all’interno di un centro di aggregazione comunale, a Voi affidato tramite concessione, con una generale finalità educativa nei confronti dei frequentanti e della comunità». Riprendendo la normativa, per la concessione degli spazi, si legge ancora che «l’iniziativa in oggetto non è stata definita in dettaglio nella precedente comunicazione di giugno. […] Si conferma quindi di non autorizzare lo spettacolo, in quanto non si ravvisa la coerenza con le finalità del centro e del servizio a Voi affidato».
I presidenti di Arcigay Lamba e di Arci Piacenza dichiarano ancora: «Prendiamo tristemente atto di tale ordine, peraltro firmato da un dirigente comunale; nessuno della Giunta ha avuto il coraggio di metterci la faccia ufficialmente. Per evitare di esporre a dei rischi la cooperativa che gestisce Spazio 4, faremo la serata ugualmente ma le nostre Drag non si esibiranno sul palco. Ovviamente le Drag Queen, artisti di un genere con una lunga storia che si radica e parte dalle battaglie per la libertà sessuale e per i diritti civili, saranno presenti alla serata».
E prosegue, la nota: «Ci rammarica vedere questa censura da parte della Giunta, verso uno spettacolo tanto ironico quanto popolare, lo dimostra il fatto che avevamo già raggiunto quasi 200 prenotazioni di ingresso. Prenotazioni da parte di tante persone, di diversa età, sesso, estrazione culturale, etero e omosessuali indifferentemente. Era uno spettacolo per tutti i piacentini. Per fare cultura divertendosi. Certamente non è questa la Piacenza che vogliamo. Sogniamo una città aperta e ricca di colori. Che prosperi arricchendosi delle differenze, non sopprimendole».
Il comune di Piacenza è guidato da Patrizia Barbieri dal 2017. A capo di una lista civica, ha vinto le amministrative con una coalizione di destra, con una forte presenza in giunta della Lega e di Fratelli d’Italia. Gli stessi partiti che in questi giorni, durante il dibattito sulla legge contro l’omo-bi-lesbo-transfobia, paventano censure e limitazioni del diritto di espressione e di parola. Gli stessi partiti con cui qualcuno rende auspicabile fare un accordo per far passare il ddl Zan.
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