Un bacio tra due uomini in pieno centro e per giunta all’ora di pranzo. Un vero e proprio affronto per il consigliere leghista di Pisa Manuel Laurora che non ha esitato a denunciare la cosa sui social network. “Verso le 12.45 in piazza XX Settembre, davanti al Comune – scriveva Laurora lo scorso 3 agosto su Facebook -, due maschi si accarezzavano e si baciavano. Facciano che cosa vogliono a casa loro, ma perché fare questi show davanti a turisti e bambini?”.
Pisa, per chi non lo sapesse, è una città da sempre molto attenta alla comunità lgbt. Era il 1979 quando in città si tenne la prima manifestazione lgbt d’Italia che alcuni identificano come il primo Pride del Paese. Pisa è stata tra i primi comuni, nel lontano 1997, ad istituire il registro delle unioni civili, per dirne una. Poco più che un gesto simbolico, allora, ma che consentiva già alle coppie dello stesso sesso, ma anche a quelle etero che non intendevano sposarsi, di accedere comunque ad alcuni servizi comunali riservati alle persone sposate. Dovremo aspettare 19 anni prima che le coppie dello stesso sesso siano riconosciute in tutto il Paese. Ogni anno, poi, nella Giornata Mondiale contro l’Omotransfobia, sul pennone di ponte di Mezzo il sindaco issa la bandiera arcobaleno a testimoniare che tutta la città si schiera e si impegna contro le discriminazioni.
O forse bisognerebbe dire “si schierava e si impegnava”.
Insomma, il post di Laurora è arrivato, più o meno, come un fulmine a ciel sereno in un contesto per niente avvezzo a uscite simili. Ma il contesto è cambiato da quando alle scorse amministrative, Pisa non è più governata dal centrosinistra, come dal dopoguerra ad oggi, ma dalla Lega.
Contro il consigliere si sono subito schierati i consiglieri di opposizione. “Il neoconsigliere leghista Laurora, accidentalmente membro del comitato no-moschea, si scandalizza davanti a un bacio – ha commentato Ciccio Auletta, capogruppo di Una città in Comune -. “Facciano a casa loro” dice col disprezzo tipico degli omofobi. Laurora è portavoce del “Popolo decide”, comitato autore dell’infame volantino della donna col burqa uscito fuori durante il ballottaggio. Questo è il livello e il profilo culturale di questa vergognosa maggioranza: omofobia, sessismo dichiarato, razzismo”.
“Noi organizzeremo baci collettivi sotto il comune – conclude Auletta -, per non abituarci alla barbarie, per respingere un brutto passato che vuole tornare. #alcontrattacco #baciincomune”. In un comunicato diffuso successivamente ha poi aggiunto: “Spero che Conti (il sindaco, ndr) e la maggioranza prendano le distanze da simili affermazioni e che la nostra idea del bacio collettivo sotto il Comune si trasformi in iniziativa pubblica.. Gli ha fatto eco la consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini. “Laurola non ha di meglio di cui occuparsi per il bene della città? Invece di governare continuano a fomentare pericolose e vergognose discriminazioni” ha dichiarato Nardini, secondo quanto riporta la stampa locale. Il consigliere comunale Trapani, invece, sostiene che il collega leghista “ha un’idea chiara di cosa voglia dire Medioevo”.
Il consigliere non ha esitato a rispondere. Prima spiegando che il punto non è che fossero due uomini (e perché specificarlo, allora?), ma “di esibizionismo e mancanza di rispetto verso gli altri. E ciò vale per tutti”. “Fra l’altro – continua in un altro post su Facebook – ho ricevuto diversi messaggi privati di persone che si dichiarano omosessuali e che condividono il mio post”. Non ha fatto in tempo a diventare maggioranza, quindi, che sta già per coltivarsi i “tanti amici gay” da tirare fuori alla prossima occasione. Il post si chiude con la minaccia di querela a chiunque osi dagli dell’omofobo. ”
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