Hanno esposto una madonna con bambino, circondata da un’aureola arcobaleno, durante un pride. È bastato questo per far scattare le indagini e l’incriminazione di tre attiviste Lgbt+ in Polonia. A denunciarlo è Ilga Europe. Adesso le tre attiviste «rischiano in Polonia fino a due anni di carcere. Il fatto risale al 2019 ma il processo dovrebbe iniziare oggi e alla sbarra andranno Elżbieta, Anna e Joann». Questi i nomi delle ragazze accusate di vilipendio alla religione.
Le ragazze sono accusate «di “aver offeso le convinzioni religiose”, ai sensi dell’articolo 196 del codice penale polacco». La pena prevista per questo reato è una multa, insieme alla «reclusione per un massimo di due anni». L’incriminazione delle tre attiviste segue ad una serie di restrizioni a danno della comunità Lgbt+ in Polonia. L’alleanza tra chiesa, movimenti di estrema destra e il partito al potere ha portato alle “zone libere” dai gay, nelle province orientali, e alla richiesta di leggi contro i pride stessi.
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