ARTICOLO AGGIORNATO CON LA RISPOSTA DI RAI 4
Il film “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek ha ottenuto 13 candidature ai David di Donatello 2010. Una commedia italiana che affronta in maniera straordinariamente efficace la delicata questione del coming out in ambiente familiare. Cast d’eccezione per una pellicola che è stata apprezzata anche in diversi paesi europei.
Basta collegarsi a Wikipedia per scoprire che la norma sul “visto censura” recita:
“Un film che non viene distribuito al cinema ma esce direttamente in home video può essere privo di visto censura, esattamente come lo sono tutti i serial, i cartoni animati e i reality televisivi. In alcuni casi il distributore dell’edizione DVD o Blu-ray applica un proprio consiglio di visione. I film VM18, ad eccezione di quelli pornografici, possono essere trasmessi in TV solo se derubricati, ossia privati di alcune parti e quindi accorciati in durata. I film VM14 possono essere trasmessi in TV in versione integrale solo dopo le 22:30, oppure in versione tagliata a tutte le ore del giorno.”
Molto bene. Il film “Mine vaganti” esce al cinema il 12 marzo 2010. Il visto censura recita FILM PER TUTTI. Successivamente viene prodotto in Home Video, versioni noleggio e vendita, con un’indicazione che riprende ciò che il visto censura aveva precedentemente espresso: FILM PER TUTTI. Ciò che risulta paradossale è che la distribuzione sia stata fatta proprio dalla casa Rai Cinema. Un’azienda dello stesso gruppo che nel 2010 giudica un film “Per tutti” e nel 2016 lo propone in seconda serata con il divieto per i minori. La Rai, la tv pubblica. Ci dobbiamo convivere. Una Rai talmente omofoba da andare addirittura oltre a ciò che è stato stabilito dalla legge, ponendo un divieto su un prodotto a cui non sono stati attribuiti divieti.
La stessa che in passato aveva già ripetutamente censurato i baci tra due uomini presenti nel film “I segreti di Brokeback Mountain” e che pochi giorni fa aveva fatto lo stesso eliminando una scena di sesso tra Connor e Oliver nella fiction “Le regole del delitto perfetto”, in onda su Rai2. Dopo petizioni online e appelli su Twitter da parte degli stessi attori della fiction la puntata era stata messa nuovamente in onda senza alcun taglio e con tanto di Tweet di ammissione di “eccesso di pudore” da parte della Rai stessa. Non omofobia dunque, ma semplice “pudore”. Una motivazione che, alla luce di quanto accaduto ieri sera con la pellicola di Ozpetek appare molto meno credibile.
AGGIORNAMENTO: ecco la risposta di Rai 4 pubblicata sulla pagia ufficiale di Faceook del canale
“L’attribuzione del consiglio di visione per adulti al film “Mine Vaganti”, trasmesso ieri in prima serata su Rai 4, è frutto di un banale errore per il quale ci scusiamo. Non si tratta dunque di una valutazione di merito, ma di una svista, che ci rincresce particolarmente.
A comprovare la nostra buona fede c’è anche la sua trasmissione con consiglio di visione per tutti su Rai Movie, canale sottoposto alla medesima Direzione del nostro”.
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