Si chiama Roma Zeta Festival ed è la nuova rassegna generalista di cinema e cultura LGBT+ che si svolgerà dal 14 al 16 dicembre 2018. L’evento, dedicato alla creatività giovanile (16-29 anni) , vuole essere uno spazio nel quale spiegare fatti e concetti che, sebbene trattati quotidianamente, restano spesso oscuri ai non addetti ai lavori. Il tema di quest’anno? Il coraggio.
Se il comparto cinematografico è uno dei volani dell’economia della capitale, il Roma Zeta Festival non si ferma qui e punta a costruire un valore culturale e sociale. Dal (mancato) uso dei preservativo all’aumento dirompente di malattie sessualmente trasmissibili, dall’omofobia al bullismo, passando per gli stereotipi di genere: sono solo alcuni dei temi che Roma Zeta Festival intende affrontare con il suo giovane pubblico.
Si tratta -spiegano gli organizzatori-di un “format culturale che mira a proporre proiezioni di lungometraggi, cortometraggi e documentari a tematica lgbt+ durante l’anno”. L’idea è quella di coinvolgere l’intera città, quindi “università, piazze, auditorium e nuovi luoghi d’incontro […] faranno da cornice a ogni evento che sarà ospitato”.
Il primo appuntamento di CineZeta sarà il 25 maggio 2018 con la proiezione di Nove Lune e Mezza – regia di Michela Andreozzi, al Villaggio Globale di Roma. A seguire djset di PlayGirls From Caracas. La serata è gratuita ma è possibile sostenere i costi delle nostre iniziative con una sottoscrizione a partire da 5 euro. Parteciperanno alla serata Alessia Crocini, sceneggiatrice del film, e Michela Andreozzi, regista e attrice.
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…