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Sarà Michela Murgia la madrina del Sardegna Pride

La scrittrice Michela Murgia sarà la madrina del Sardegna Pride 2019, il corteo per il diritti Lgbt che sabato prossimo, 6 luglio.

“Siamo ovunque. Ovunque, siamo”

L’autrice di “Noi siamo tempesta” si unirà al corte che sfilerà per il centro di Cagliari, con partenza alle 17 da piazza Michelangelo. ‘Siamo ovunque. Ovunque, siamo’ è lo slogan che accompagna la manifestazione che ricorda i moti di Stonewall di 50 anni fa, la storica rivolta della comunità Lgbt di New York, simbolo della nascita del movimento per il diritti delle persone Lgbt.

Il documento politico

“Siamo le lesbiche, i gay, le persone bisessuali, transgender, intersessuali”, scrivono gli organizzatori del Coordinamento Sardegna Pride nel documento politico dell’evento. “Siamo tutte le lettere che compongono le sigle delle persone discriminate per orientamento sessuale e identità di genere. Siamo le bambine e i bambini senza famiglia, le coppie di serie B e le persone migranti rimpatriate in Paesi di guerra“. Durante il corteo, che arriverà  fino al Largo Carlo Felice, le strade saranno chiuse al traffico: cinque carri sfileranno con la colonna sonora del brani che anno scandito la storia del movimento Lgbt dagli anni Sessanta a oggi. Letture, interventi, performance di artisti, la danza delle Karalis Sisters e la musica di Claudia Aru animeranno la manifestazione organizzata da sette associazioni: Agedo Cagliari, Arc, Cgil Ufficio Nuovi diritti, Famiglie Arcobaleno, Gaynet. Mos-Movimento omosessuale sardo, Unica Lgbt. Un centinaio di volontari parteciperà al servizio di sicurezza durante il corteo, che l’anno scorso aveva portata in piazza circa 30 mila persone. A chiudere la serata, al Lido del Poetto, alle 23.30, sarà il ‘Pride official Party FA-VO-LO-SO’: ospite speciale la cantante Viola Valentino

Crowfunding di successo

L’organizzazione, cui la polizia municipale voleva imporre un ‘contributo’ di oltre 7 mila euro per la gestione della sicurezza stradale, ne ha raccolti oltre 15 mila con un crowdfounding. Il pagamento e’ stato sospeso prima da un ricorso al Tar e poi da un atto di indirizzo del neo sindaco Paolo Truzzu. “Il successo della nostra raccolta fondi, destinata a finanziare un corteo senza contributi pubblici e’ l’esempio di come le persone siano pronte a mobilitarsi quando si sentono coinvolte da una giusta causa”, spiega l’associazione Arc, promotrice anche del ricorso affidato all’avvocata Giulia Andreozzi, neo consigliera comunale. “C’è una società migliore di quella che a volte viene rappresentata: abbiamo i segnali che questo corteo sara’ partecipato da migliaia di persone, non solo della comunità Lgbt e Queer. Sarà uno spazio di liberta’ e rispetto per chiunque voglia divertirsi, festeggiare e manifestare il diritto a essere come si è”

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