Arriva questa volta da Savona l’ennesima sentenza a favore del cambio anagrafico del genere per una persona trans che non ha ancora fatto ricorso all’intervento chirurgico. Pubblicata ieri, alla vigilia della Giornata Internazionale della Visibilità Trans, la sentenza è emessa a seguito di ricorso promosso da una persona MtF (transitata, cioè, dal genere maschile a quello femminile), assistita dall’avvocata Ilaria Gibelli di Avvocatura per i Diritti LGBTI – Rete Lenford. Il Tribunale di Savona ha quindi ordinato la rettificazione del genere e del nome nei registri di Stato civile e nello stesso temppo ha autorizzato l’intervento chirurgico richiesto.
L’operazione dunque ci sarà, ma il giudice ha evidenziato che non è necessario che questo avvenga perché si possa procedere al cambio di genere sui documenti, così come stabilito dalla Corte di cassazione (sentenza n. 15138/2015) e dalla Corte costituzionale (sentenza n. 221/2015). Per il giudice, si può procedere a modificare i dati sui documenti della persona interessata perché questo è ritenuto prioritario per il suo benessere psicofisico”.
Il fatto che l’aspetto fisico e il suo sentire non coincidano con quanto riportato sui documenti, si legge nella sentenza, “comporta uno stato di sofferenza interiore e sia un reale impedimento a potersi vivere e progettare nella realtà con la dovuta serenità”. Il giudice ha tenuto anche in considerazione il fatto che l’itnervento chirurgico per la riassegnazione del genere, a cui la persona in questione comunque si sottoporrà, “necessiterà di tempistiche non ben definite ma sicuramente non immediate”. Tempi che, in mancanza di documenti adeguati al genere sentito, allungherebbero indebitamente quello stato di “sofferenza interiore”.
Come detto all’inizio, si tratta solo dell’ennesima sentenza a cui, dopo le pronunce della Corte costituzionale e della Cassazione, ne seguiranno altre. Intanto un disegno di legge che permetterebbe una procedura più snella e eliminerebbe la necessità di ricorrere all’intervento chirurgico, giace in parlamento da anni senza che la politica se ne interessi.
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