È divenuto di tendenza l’hashtag #sepassailddlzan che su Twitter sta spopolando, mettendo in ridicolo i detrattori della legge contro l’omo-bi-lesbo-transfobia, la misoginia e l’abilismo. Creato infatti per andar contro il ddl fermo al Senato, migliaia di utenti a favore del provvedimento hanno riconvertito l’etichetta, inondando il social network con tweet ironici e divertenti. Annullando, di fatto, la carica negativa con cui era nato l’hashtag stesso.
Moltissimi sono gli esempi, in cui si prende in giro il terrorismo mediatico messo in piedi contro la legge Zan. Maria Laura Rodotà scrive, sul suo profilo: «#sepassailddlzan Raffaella Carra salirà al Quirinale per due mandati. E sarà bellissimo». La giornalista Lia Celi rilancia con: «#sepassailddlzan l’inno nazionale sarà #YMCA dei Village People», con tanto di foto del famoso gruppo musicale. E ancora, Persefone ricorda che «l’immacolata l’8 dicembre verrà abolita e ci sarà la festa di Beyoncé, mamma celeste di tutti noi». E Pasquale Videtta posta un’immagine con Pillon e Salvini, scrivendo: «persino il loro amore sarà protetto».
E insomma, se è vero quel detto che “una risata vi seppellirà” i social network si mostrano una piazza molto dinamica – seppur virtuale – dove il dibattito politico prende forma e in cui il pubblico più attento alle questioni dei diritti civili riesce a trasformare un messaggio negativo in qualcosa di divertente. La giusta leggerezza che a volte serve, anche di fronte a battaglie dure come quella che sta attraversando la legge Zan.
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