Chi non sogna di incontrare il proprio attore o la propria attrice preferita nel corso di una serata come tante altre? I fan newyorchesi di Cate Blanchett che amano le esibizioni delle drag queen potrebbero averlo realizzato.
Lo scorso 20 febbraio, infatti, Blanchett ha temporaneamente lasciato le prove del suo spettacolo teatrale “The Present”, diretto a Brodway da Andrew Upton, per presentarsi sul palco di un celebre locale prendendo parte proprio a una serata drag queen, come riportato dal Daily Mail.
Un evento svoltosi in un luogo storico e particolarmente caro alla comunità LGBT, lo Stonewall Inn del Greenwich Village, il luogo dove il movimento LGBT ha visto la sua nascita, nel giugno del 1969.
Durante l’esibizione di Margeaux Powell, Cate Blanchett ha sorpreso gli astanti, non esimendosi dal tema della serata, mostrandosi a sua volta nelle vesti di drag.
In un primo momento ha scelto un look, curato dalla stessa Powell – colpita dalla generosità dell’attrice – che ricorda quello reso celebre da Marlene Dietrich: completo di giacca nera bordata di strass.
Non paga, si è poi esibita in una affascinante esibizione canora, mischiandosi al pubblico in visibilio, con gli atteggiamenti di una drag queen consumata.
Sfruttando il lip-sync, abituale in esibizioni di questo tipo, ha cantato “You don’t own me”, celebre brano di Dusty Springfield, ed “Hello” di Adele.
L’attrice australiana, protagonista tra i molti fortunati film anche di “Carol” di Todd Haynes, ha offerto questa sorprendente esibizione prendendo parte come ospite d’onore durante quella che era una serata di beneficenza in favore dell’associazione Newton Action Alliance, gruppo nato dopo la strage del 2012 alla scuola elementare Sandy Hook di Newton per aiutare le vittime di sparatorie e violenze a mano armata.
L’evento, senza dubbio unico nel suo genere, è stato ampiamente documentato sia da riprese del pubblico incredulo, sia dai profili dello Stonewall Inn sui social network.
Non certo la prima volta per un’attrice che del look androgino ha fatto uno dei suoi punti di forza, mostrando tutto il proprio fascino. Così ha fatto anche davanti alla macchina da presa, fino a interpretare, en travesti, persino Bob Dylan, in “Io non sono qui”, del 2007, firmato ancora una volta da Todd Haynes.
Quello allo Stonewall Inn è stato un momento di festa che ha senza dubbio emozionato e stupito molti, consentendo alla nobile causa di acquisire una notevolissima visibilità.
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