La nuova edizione Salone erotico di Barcellona non è ancora iniziata ma sta già facendo parlare di sé. Al centro del dibattito, lo spot “Senza educazione sessuale”.
Accompagnato dalle note di Beethoven, il monologo denuncia una semplice ma drammatica verità: “In una società senza educazione sessuale, il porno è il tuo libro di istruzioni“. Grazie alla pornografia -spiega la protagonista- “non solo hai imparato a scopare”, ma anche che ha una scollatura “ha fame di ca**o”, che “senza soffocamento non c’è pomp*no”, che una donna ubriaca “è un’opportunità”, “che se lei non oppone resistenza non è stupro”. In un mondo come questo, “Il porno sessista -prosegue il monologo- continuerà ad essere l’unico tipo di educazione sessuale a cui tuo figlio e tua figlia parteciperanno”.
Per questo, secondo gli organizzatori, se chi di dovere non promuove l’educazione sessuale verso i più giovani, la responsabilità sociale ricade nelle mani di chi certi contenuti li produce, l’industria pornografica. “In una società senza educazione sessuale -conclude la protagonista- è necessario che il porno cambi“.
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