Sabato mattina, intorno alle 4, l’iconica vetrata dello Stonewall Inn è stata distrutta a colpi di mazza da baseball. Protagonista del folle gesto, un adolescente: William Gomez (19). Il giovane, riporta il New York Daily News, si trovava nel locale in compagnia di alcuni colleghi di lavoro quando è stato cacciato da un buttafuori. Poco dopo il ragazzo è tornato con una mazza tra le mani e ha incominciato a colpire la vetrata infrangendo la vetrata e distruggendo parte del neon posizionato al suo interno.
Intervenuta sul posto, la polizia ha arrestato Gomez con le accuse di vandalismo, possesso illegale di un’arma e condotta pericolosa mentre, secondo quanto si apprende, non verrà contestata l’aggravante del crimine d’odio per omofobia.
Nonostante il danno, stimato in circa 7 mila dollari, il locale si è subito messo all’opera per poter riaprire quello che è un vero e proprio monumento della storia lgbt.
Se giugno è il mese dell’orgoglio lo si deve a questo piccolo locale di New York. Era il 28 giugno 1968 quando, intorno all’1.20 del mattino la polizia fece l’ennesimo blitz nei “bar gay” del Greenwich Village, a New York. Ciò che non potevano immaginare è che la comunità lgbt era stanca di sopportare in silenzio i soprusi delle autorità: quella sera, i gay, le lesbiche, le trans, le drag queen si ribellarono dando vita ad un battaglia a colpi di monetine, molotov e l’iconico tacco lanciati contro la polizia.
Il locale è ancora oggi meta di turisti da tutto il mondo tanto che, nel 2016, Barack Obama dichiarò lo Stonewall Inn un monumento nazionale degli Stati Uniti.
DA VEDERE: “Gay pride” e orgoglio: Sylvia Rivera racconta come tutto incominciò
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…
Ce lo ricordiamo tutti, Ignazio Marino, allora sindaco di Roma, che trascrive pubblicamente 16 matrimoni…